Sostenibilità

L’esperienza

di Redazione

Gas, è giunta
l’ora della fase due
Auto organizzazione per il risparmio. I consumatori, per poter contare di più, si uniscono formando gruppi, più o meno organizzati, che contrattano con i produttori l’acquisto di grandi quantità di beni a prezzi scontati. Si chiamano Gruppi d’acquisto (Ga) e in Italia hanno avuto, negli ultimi anni, un grande successo. Anche in questo settore la crisi ha modificato le abitudini dei consumatori. Fino a pochi anni fa era scarsa l’affluenza verso un’organizzazione dei consumi che tendesse direttamente al risparmio mentre si è registrato un discreto interesse verso l’esperienza dei Gruppi di acquisto solidali (Gas) che in Italia si sono moltiplicati negli ultimi anni. Queste realtà, però, sono nate dall’esigenza di creare un diverso modo di intendere il mercato e l’economia. Non a caso, i principali prodotti presenti nei panieri dei Gas riguardano prodotti biologici o provenienti dal mondo dell’economia equa e solidale. Questo atteggiamento, però, ha relegato l’esperienza del Gas a un fenomeno più “di nicchia” che “di massa”. Oltre a essere destinato a consumatori di elevato livello culturale medio alto, infatti, richiede spesso sforzi economici maggiori.

Collettivo è bello
«Il Movimento Consumatori», spiega Lorenzo Miozzi, «cerca da anni di spingere i cittadini verso una seconda generazione di gruppi d’acquisto. L’idea è stata quella di creare un sistema che andasse a vantaggio di tutti e che fosse collegato a un concreto risparmio». Continua Miozzi: «L’esperienza del Ga Lattemiele, che consentiva ai partecipanti di comprare collettivamente prodotti per l’infanzia, infatti, si basava proprio su questo». Acquistando in modo collettivo grandi quantità di prodotto nel mercato estero, dove il prezzo era decisamente più basso che in Italia, si otteneva un considerevole risparmio per tutti i consumatori aderenti al Ga. Il risultato di questa esperienza è stato estremamente positivo. Il consumatore organizzato poteva disporre dei medesimi beni in vendita in Italia a un prezzo accessibile. Il risultato sul fronte del mercato interno non si è fatto attendere. Il prezzo di pannolini e del latte in polvere, che, si è scoperto poi, era mantenuto elevato nel nostro Paese da un cartello, è sceso sensibilmente in pochi mesi. «Una parte del mercato che era soggetta a una distorsione», conclude Miozzi, «è stata riportata alla normalità grazie all’attivazione dei cittadini auto organizzati. Questa è la dimostrazione di come le associazioni possano essere quotidianamente al servizio del cittadino per aiutarlo nella vita di tutti i giorni e come questa sinergia possa portare effetti positivi in termini di risparmio e di regolazione del mercato».


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