Sostenibilità

«A occhi aperti» contro le tante trappole del mercato

La campagna

di Redazione

Strumenti creditizi, garanzie post vendita e pratiche commerciali scorrette: sei associazioni uniscono le forze per una grande opera di prevenzione. Verranno messe in campo iniziative di formazione, pagine web, campagne pubblicitarie, iniziative nelle scuole.
Perché l’informazione
del cittadino è la prima
arma di difesaUn sentiero luminoso per aiutarci a camminare su quell’autostrada che talvolta si fa sentiero stretto e pieno di trappole e che siamo soliti chiamare mercato. Ad accenderlo (con il sostegno del ministero dello Sviluppo economico) le sei associazioni nazionali dei consumatori: Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori. Saranno loro a puntare i riflettori sugli strumenti creditizi, sulle garanzie post vendita e le pratiche commerciali scorrette e ad aiutare i cittadini a muoversi a «Occhi aperti!», come afferma il titolo della campagna informativa che sta per partire e che è stata presentata a Roma.

Informazione in primis
La necessità di maggiore prevenzione in tema di tutela è segnalata dalla concretezza di due dati: il crescente indebitamento dei cittadini (che nel 2008 ha raggiunto i 60,7 miliardi di euro) e i 212 casi di pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette (per le quali sono state comminate sanzioni per oltre 37 milioni di euro). Dati che dimostrano come spesso i consumatori non riescano a difendere le proprie ragioni e quanto sia necessario informarli sui propri diritti. «La prima forma di autotutela del consumatore è la conoscenza», ha commentato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del cittadino, associazione capofila del progetto. «Per tutelarsi è infatti necessario avere nozione delle regole e agire nelle sedi opportune. Ed è proprio l’informazione capillare sul territorio nazionale l’obiettivo di “Occhi aperti!”».Una campagna articolata
Il progetto di comunicazione a livello nazionale verrà realizzato nel corso dell’anno per terminare nei primi mesi del 2010. Per i tre segmenti si sono formate altrettanto coppie di associazioni. Sugli strumenti creditizi, si concentreranno il Movimento consumatori e Cittadinanzattiva. Alle pratiche commerciali scorrette si dedicheranno invece l’Unione nazionale consumatori e Assoutenti. Infine le garanzie post vendita saranno il focus del Movimento difesa del cittadino e Confconsumatori. Per tutti e tre i filoni, saranno realizzate iniziative di informazione e di educazione che le associazioni svolgeranno in tutta Italia attraverso le rispettive sedi locali. Servizi informativi, di consulenza e dì assistenza, ai quali si affiancheranno convegni e seminari, materiale informativo, pagine web, concorsi nelle scuole e giochi per l’apprendimento degli argomenti per i giovani consumatori, spot radiofonici e audiovisivi. Per ognuno dei temi sono stati attivati servizi di consulenza e assistenza diretta ai cittadini via e-mail: strumenticreditizi@occhi-aperti.it, pratichescorrette@occhi-aperti.it, garanzie@occhi-aperti.it. È inoltre prevista una campagna educativa per rafforzare il grado di consapevolezza sulle tre tematiche di tutti i cittadini, in particolare gli studenti delle scuole medie superiori, attraverso i learning object, concorsi scolastici per dimostrare l’effettivo apprendimento degli argomenti, la diffusione delle informazioni tramite la rete Internet.Un’alleanza strategica
In arrivo dunque un’importante iniziativa a tutela dei consumatori. Tanto più rilevante perché realizzata congiuntamente dalle sei principali associazioni e dunque potenzialmente più efficace (vista anche la capillarità che la campagna si propone). Un primo risultato è stato raggiunto in conferenza stampa, alla quale ha preso parte, oltre a rappresentanti di grandi imprese bancarie e di servizi, il vicedirettore generale di Confcommercio, Costante Persiani. È tempo, ha assicurato, di creare intese fra consumatori ed esercenti. «Hanno interessi comuni e possono collaborare», ha spiegato, «affinché si consolidi una cultura delle regole e per affrontare in maniera comune temi complessi come la responsabilità per danni causati da prodotti difettosi e la messa in circolazione di merce contraffatta». Un invito che i rappresentanti delle associazioni hanno subito colto.


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