Economia
PERSONE. Il nostro saluo a Gianfranco Imperatori
Morto ieri sera il banchiere volontario. Aveva 73 anni
E’ morto a Roma il banchiere ed economista Gianfranco Imperatori, presidente dell’Ipab ‘Istituto romano S. Michele’. Nato a Roma nel 1936, e’ stato fra l’altro presidente di Capitalia Luxembourg, Fineco Asset Manager, di Banca di Roma International e di Societe’ de Gestion du Rominvest international Fund. Imperatori ha anche ricoperto l’incarico di presidente della Sib, vicepresidente e ad del Banco di Sicilia, presidente di Mediocredito centrale e del Lazio.
Gianfranco Imperatori guidava banche e istituzioni finanziarie, ma da ormai vent’anni il suo cuore, la sua intelligenza e impegno avevano scelto il campo della solidarietà e della cittadinanza responsabile e attiva. L’avevamo conosciuto agli albori di Vita, nel 1994, e fu tra quelli che incoraggiò la nostra avventura editoriale, in tutti questi anni continuò a seguirci con simpatia. Imeperatori è stato presidente di Ail (Associazione per la lotta alle leucemie, linfomi e mielomi) che grazie alla sua guida promosse per la prima volta le raccolte fondi nelle piazze italiane. Fu tra i primi a capire l’importanza di una rappresentanza del mondo non profit e perciò fu tra i promotori di un’associazione di secondo livello come il Summit della Solidarietà. Fondò Civita, che per lunghi anni diresse, un’intuizione grazie a cui un’organizzazione non profit fondata da un gruppo di aziende, enti pubblici di ricerca e università, diventò punto di riferimento importante nel dibattito nazionale sui beni e le attività culturali e qualificato punto di offerta di servizi museali e culturali. Sulla home page di Civita questa mattina Imperatori viene ricordato così: «Proprio all’inizio di questo mese ci ricordava che “un mondo muore ed un altro sta nascendo” e tornava sul tema della città, luogo della creatività, della cultura, cardine dell’economia della conoscenza. Un tema su cui ci invitava a studiare, ma anche a elaborare progetti che attuassero idee perché ricerca e studio si inverassero nella pratica. Per noi che abbiamo avuto la fortuna di lavorare con lui in questi anni, Gianfranco Imperatori è stato anche altro. A gennaio, quando già il suo fisico era indebolito dal male, in una lettera inviata ai dipendenti li ringraziava tutti, ricordando i “collaboratori invisibili che mi sostengono quotidianamente”. L’ultima sua visita non la potremo dimenticare: stanza per stanza a salutare tutti e a ricordare quanto ancora ci fosse da fare, a dare consigli e ricordare gli impegni.
Caro Professore, stia tranquillo, non ce ne dimenticheremo».
Giustamente, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha parlato di lui come di un «banchiere illuminato che ha dedicato tanta parte della sua vita alla promozione di attività rivolte alla solidarietà e al bene comune».
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