Famiglia

Al Senato la legge sull’occupazione

Per il diritto al lavoro dei disabili

di Redazione

Senato: ritornano all?esame del Senato le norme per il diritto al lavoro dei disabili. La Camera ha infatti modificato il testo unificato già approvato dalla commissione Lavoro di Palazzo Madama (vedi Vita n. 14 del 5/4/97) che riuniva quattro distinti disegni di legge, nn. 104 (presentato da Daniele Galdi dell?Ulivo), 156 (di Carla Mazzuca, gruppo Misto), 1070 (di Giuseppe Camo, Udr) e infine 1164 (di Giuseppe Mulas, An). Ricomincia al Senato l?esame del testo unificato di quattro disegni di legge (nn.104, 156, 1070 e 1164) che ridisegnano le norme per l?accesso al lavoro dei disabili. La Camera ha infatti modificato parzialmente il provvedimento – già approvato dalla commissione Lavoro di Palazzo Madama l?anno scorso – precisando meglio il criteri del ?collocamento mirato? per l?inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, attraverso servizi tecnici e di supporto, in posti di lavoro adatti alle loro esigenze. Beneficiari del provvedimento restano le persone con handicap fisici, psichici e mentali in età lavorativa, con un grado di invalidità superiore al 45 per cento; gli invalidi del lavoro con minorazione superiore al 33 per cento, i non vedenti e i sordomuti, gli invalidi di guerra, civili e per servizio con minorazione compresa tra la prima e l?ottava categoria (vedi dpr 915/78). Il testo approvato dalla Camera ha esteso le categorie di datori di lavoro, pubblici e privati, che sono tenuti a riservare una quota di posti di lavoro ai disabili (l?obbligo era originariamente previsto solo per enti, aziende o amministrazioni con più di 35 dipendenti); per i partiti politici, le organizzazioni sindacali e quelle che operano, senza scopo di lucro, nel campo della solidarietà sociale, dell?assistenza e della riabilitazione. Il compito di programmare l?inserimento dei disabili spetterà a organismi regionali. La Camera ha anche introdotto la possibilità di stipulare convenzioni tra gli uffici regionali competenti e cooperative sociali o privati per il collocamento temporaneo dei soggetti portatori di handicap.


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