Mondo

La solidarietà in cucina

Paolo Ghiringhelli, 24 anni, dal giorno di Pasqua prepara i pasti al Centro operativo della Croce Rossa Italiana dell'Aquila

di Carmen Morrone

Pasta con frutti di mare e di secondo merluzzo con patate.È uno dei menù preparati da Paolo Ghiringhelli, 24 anni , di Varese, volontario in forza ad una delle cinque cucine da campo allestite da Croce Rossa Italiana che ogni giorno preparano 22mila pasti.
Paolo (nella foto, insieme a Fiorenzo Cosmi, maresciallo della Cri che coordina i lavori della cucina), che lavora dal giorno di Pasqua al Centro operativo della Croce Rossa Italiana all’Aquila, è volontario di Croce rossa italiana da sei mesi, fresco diplomato al corso per specializzarsi nel trasporto infermi in ambulanza. Ma gli è toccata la cucina. «Un destino, faccio il barista al caffè letterario di Varese e sono diplomato all’istituto alberghiero».  

Paolo è sul campo dal 12 aprile. La sua giornata tipo? «Molto impegnativa, ma non esiste fatica. La linea deve essere pronta per le 10 del mattino. Così ci si alza alle 5,30 e poi nel corso della giornata abbiamo 20 minuti per il nostro pranzo e 20 minuti per la nostra cena. Ogni giorno cuciniamo fra i 2mila e i 4mila pasti a seconda delle richieste che riceviamo dal comando centrale. Questi pasti sono impacchettati e sono distribuiti alle tendopoli che non hanno una cucina da campo e adesso  sono distribuiti anche alle strutture che ospitano le scuole».

I Cuochi vip al lavoro nei campi li hai visti?
«Da noi non si sono visti. Anche a me è giunta voce di questi personaggi molto famosi, ma io non li ho visti»
Quanto tempo rimarrai all’Aquila?
«Essendo molto impegnativo di solito il turno è di una settimana. Io ho dato la disponibilità sino al 25 aprile».
Questa esperienza cosa ti lascia dentro?
«La solidarietà come gesto normale, come comportamento umano. In questi giorni ho cercato di aiutare le persone. A chi mi chiedeva cibo gliel’ho dato. Una signora mi raccontava che abita in un appartamento di 100 metri quadrati insieme ad altre 44 persone e mi chiedeva dell’olio.  Le ho dato 25 bottiglie e lei non sapeva più come ringraziarmi. Ma non mi sento un eroe. Sto facendo quello che avrebbero fatto anche loro, gli aquilani se questo terremoto fosse successo dove vivo, a Varese».

Ascolta qua accanto l’intervista audio a Paolo

GLI ULTIMI NUMERI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA
Salgono a 4 le ludoteche per i bambini, sono 104 le infermiere volontarie Cri impegnate nel supporto infermieristico e socio-psicologico, 6 i presidi medici avanzati, 5 i campi della croce rossa per 4500 posti letto, un presidio veterinario al campo di Centicolella, 850 fra volontari ed operatori, 2500 volontari pronti a partire
22.000 i pasti al giorno forniti da 5 cucine da campo.

 


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