Non profit

Poco convincenti le risposte di Tremonti sul 5 per mille ai terremotati

il presidente Michele Mangano risponde al ministro Tremonti sulla destinazione del 5 per mille alle popolazioni terremotate

di Auser risorsAnziani

Riteniamo le dichiarazioni di ieri del ministro Tremonti sulla destinazione del 5×1000 alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo poco meditate, frutto probabilmente di una pressione emotiva che non l’ha fatto riflettere su alcuni aspetti della proposta. Né ci convincono le risposte che il ministro ha dato alle osservazioni critiche mosse in questi giorni dal mondo del volontariato e dell’associazionismo.

 Lo strumento della sussidiarietà fiscale è nato, su sua stessa proposta, per sostenere le associazioni di volontariato che proprio in questo momento sono in prima linea sul fronte degli aiuti; indebolire le associazioni significa colpire proprio chi si sta impegnando concretamente a favore delle popolazioni colpite dal sisma.

 Il 5 per 1000 inoltre, rappresenta una scelta della persona, che è  libera di destinarlo agli enti accreditati: il ministro non può disporre autonomamente di risorse che non ha.

 Vi sono poi enormi responsabilità governative e burocratiche sull’erogazione di fondi già acquisiti, in arretrato di due anni.

Quando arriverebbero queste somme ai terremotati?

Sarebbe certamente più utile impegnarsi maggiormente per la stabilizzazione dello strumento.

Non ci è ancora chiaro, infine, qual è l’impegno economico complessivo messo in campo dal governo.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.