Ambiente: Fare Verde, no all’inquinamento per ricchi

Ecologisti in rivolta contro il disegno di legge Castelli che vorrebbe depenalizzare alcuni reati “ambientali”. Fare Verde, oggi impegnata a ripulire una cinquantina di spiagge in tutta Italia, con l’operazione Il mare d’inverno, dirama questa dura dichiarazione “Depenalizzazione dei reati ambientali, questo l?obiettivo del Disegno di Legge che, secondo quanto riportato oggi dalla stampa, il ministro della Giustizia (?) Castelli intende presentare prossimamente al Consiglio dei Ministri. Ogni genere di attacco all?ambiente ? abusivismo edilizio, scarico di sostanze solide e liquide pericolose, bracconaggio, emissioni di fumi fuori norma, scarico in mare di inquinanti ? verrà liquidato con una sanzione amministrativa pecuniaria: pagando (ammesso che si venga ?beccati? con le mani nel sacco) si potrà inquinare; porte aperte, dunque, a chi inquina, in nome del profitto tutto è permesso! La depenalizzazione rende ancora più difficile fare indagini e ricercare i colpevoli degli inquinamenti ambientali. (non possono essere utilizzati gli strumenti impiegabili nell?indagine penale, quali ad es. sequestri ed intercettazioni). Anziché superare il principio ?chi inquina paga? (sia amministrativamente che penalmente) che la stessa Unione Europea con i suoi Programmi Ambientali (V e VI) ha manifestato di voler superare con una politica di prevenzione dell?inquinamento e di fiscalità ambientale (di cui, al momento non si rilevano tracce significative nelle politiche governative di bilancio italiane), l?orientamento italiano (drammaticamente confermato dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio del tenore ?puoi costruire quanto vuoi basta che da qualche parte mi fai un parco giochi?) va nel senso opposto: inquinare si può, anzi, è bene: guadagna chi inquina e guadagna, dopo, chi dovrà (a costi esorbitanti) disinquinare , in questo modo, come direbbe Beppe Grillo, il Prodotto Interno Lordo cresce.. e sono tutti più ?contenti?. Noi e l?ambiente no”.