Mondo

Il Csv dell’Aquila torna operativo

La cronaca del salvataggio dei computer dalla sede dell'Aquila lesionata. I pc ora sono nel nuovo ufficio: un camper nella tendopoli di Acquasanta. Foto: Gianni Pappalepore con un pc salvato

di Carmen Morrone

AQUILA. In via Vigliano 17, accanto a piazza del Corno, entrano due vigili del fuoco. E’ la sede del centro servizio per il volontariato dell’Aquila. Gianni Pappalepore, il presidente, vorrebbe seguirli, non ha ancora potuto vedere cosa è accaduto agli uffici che sono al piano terra. E insiste «Non sapete quali sono i personal computer che mi servono». «Lei ci dice quali sono e dove sono e noi glieli portiamo fuori. Altrimenti niente», rispondono categorici due pompieri. Siamo dietro piazza Duomo, ci sono palazzi crollati e altri con crepe evidenti o senza più il tetto. I pompieri fanno indossare i caschi di sicurezza e accompagnano Gianni Pappalepore e suo nipote Stefano e li obbligano a camminare in mezzo alla strada anche se proprio lì si ammassano le macerie. Il perchè è svelato dal loro dito indice che indica tre file di tegole che sporgono dai tetti, basterebbe uno starnuto a farle cadere. Stefano ha in mano una macchina fotografica che non fugge all’occhio attento dei vigili del fuoco che ammoniscono «Siamo in pericolo, niente foto».

I pompieri entrano in uno dei tre ingressi del Csv, quello sul vicolo. Dalla porta esce uno sbuffo di polvere: soffitto e pareti hanno retto e i vigili del fuoco possono recuperare due tower. «I monitor vi servono?» chiedono da dentro. «No quelli no». Non servono perchè sono schermi ingombranti, saranno sostituiti con uno piatto, che non porta via spazio nel camper che da giovedì 9 aprile è la nuova sede del centro servizi per il volontariato della provincia dell’Aquila. E’ stata aperta tre giorni dopo il sisma nella tendopoli Acquasanta, all’interno dello stadio di rugby, che ospita oltre 600 persone.

Il camper è posizionato all’ingresso accanto al posto medico, al parco giochi, al magazzino degli abiti, e al quartiere generale di Anpas a cui il dipartimento di Protezione civile ha affidato la gestione del campo. «Una scelta azzeccata così la gente passa dal medico, fa qualche richiesta ai capi del campo e poi viene da noi a ritirate il cellulare messo sotto carica», esordice Toni Liporace, 48 anni. Nonostante il suo accento di Belvedere marittimo (Cosenza), Toni vive da 17 anni ad Aosta dove è titolare di due bar. Con sua moglie e i due figli ha girato quasi tutto il mondo in camper. «Ho sempre fatto beneficenza, mai volontariato. Ma qualche mese ho cominciato a chiedere informazioni su come fare il volontario al mio amico Maurizio (l’altro uomo del csv mobile dell’Aquila). E venti giorni fa mi sono iscritto al Centro servizio volontariato di Aosta per mettermi a disposizione senza sapere però bene per quale attività». Maurizio, che di cognome fa Nicolotti, ha 34 anni ed è impiegato in un’acciaieria, ma nel tempo libero è il dottor Pupazzo dell’associazione Missione Sorriso che fa parte del Centro servizi per il volontariato di Aosta. «Da parte del csv è arrivata la richiesta di volontari che andassero ad aiutare il csv dell’Aquila. Serviva un camper per farne una sede provvisoria perchè anche il csv dell’Aquila potesse inserirsi nella macchina degli aiuti alla sua gente. Il pensiero è corso subito a Toni». «Il camper era già pronto – racconta Toni-, non per l’Abruzzo per Parigi dove io e la mia famiglia stavamo per andare a trascorrere le vacanze di Pasqua. Sono stati i miei figli a dirmi, papà parti».

Il csv mobile dell’Aquila è diventato già un punto di riferimento per gli sfollati del campo. Chi passa lancia una battuta, chiede informazioni, una signora lascia un paio di ciabatte «Sono per quella signora che ne aveva bisogno, non so in quale tenda è, gliele date voi?». Grande disponibilità da parte di Toni e Maurizio, che offrono “servizi” che vanno oltre i compiti ufficiali. «La tenda medica non ha ancora il frigorifero allora abbiamo messo a disposizione quello del camper per conservare l’insulina della signora della tenda 14. Ieri sera abbiamo disdetto un volo aereo, una vacanza che due signori faranno più avanti», raccontano. «Abbiamo il compito di raccogliere le informazioni relative alla residenza. Le persone che sono in questo campo, ma anche gli altri, devono dirci dove si trova la loro casa, il database che man mano si forma lo diamo alla Protezione civile. Questa raccolta dati non serve solo a capire chi c’è e dov’è, ma serve anche per i sopralluoghi dei Vigili del fuoco». Maurizio spiega «I tecnici hanno bisogno di contattare i proprietari delle case. In certi casi conoscono nome e cognome, ma non dove si trova. Con il nostro lavoro sanno che Tizio è al campo Caio. A volte lo sfollato è riuscito a recuperare un telefono cellulare, nel database compare anche questo riferimento così i tecnici lo possono contattare senza venire al campo a cercarlo».
Gianni Pappalepore ha lo sguardo di chi non dorme da molto. La sua casa è agibile, non quella dell’anziana mamma malata che ha portato “sulla costa”, come dicono qui, a Tortoreto. E da oggi può riprendere  a lavorare per il csv dell’Aquila. Anche il suo datore di lavoro gli ha concesso dei giorni di permesso. «Ora che abbiamo recuperato il computer sarà piu facile lavorare, qua ci stanno tutte le informazioni, i numeri di telefono di associazioni e di persone utili per i servizi che vogliamo offrire».
Csv mobile dell’Aquila è il risultato di un lavoro di squadra condotto da Csvnet, la rete nazionale dei centri servizio per il volontariato e all’impegno particolare dei csv di Chieti, Pescara, e Teramo. Il camper, come abbiamo detto, arriva da un’associazione del csv Aosta. Il csv di Torino-Idea solidale ha inviato una tecnostruttura che una volta allestita, sono oltre 100mq, sarà ufficio con tanto di sala riunioni e una parte sarà aperta al pubblico, una sorta di piazza, di punto d’incontro per il campo. I csv abruzzesi, prima dell’allestimento del camper, hanno offerto un punto d’appoggio dove le associazioni e i tanti cittadini che volevano fare volontariato potevano trovare informazioni e consigli. Questa rete ha anche attivato il sito www.abruzzocsv.org. In questo portale sono pubblicate notizie relative all’emergenza terremoto ed è possibile contattare il csv mobile dell’Aquila attraverso la compilazione di una email predefinita.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA