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No alle logiche di cassa
«Lo Stato ha lucrato sulla generosità dei volontari. Ma ritardare i pagamenti è miope e immorale. Per questo va ridimensionato il ruolo del ministero del Tesoro
di Redazione
Il senatore Gian Guido Folloni, capogruppo dell?Udr e ora alla prima esperienza come ministro nel governo D?Alema (il suo incarico è ai rapporti con il Parlamento) fa sin da ora una promessa ai volontari internazionali: «In un serio progetto di cooperazione», ci dice, «occorre salvaguardare il concetto di gratuità, strettamente connesso alla cooperazione internazionale e al volontariato in particolare. Per venire incontro alle legittime aspirazioni dei volontari occorre aumentare la percentuale di Pil da destinare alla cooperazione, varare rapidamente una nuova legge che difenda il principio di gratuità e inserire la cooperazione a pieno titolo nella politica estera, accrescere l?interscambio extra Ue e farlo aumentare in particolare ai nostri Paesi partner nell?Unione, sottrarre alle logiche di cassa e di finanza il mercato dei crediti di aiuto».
«In particolare, per raggiungere quest?ultimo obiettivo», ribadisce Folloni, «il ruolo del ministero del Tesoro nella determinazione di politiche di cooperazione dovrà essere circoscritto a una funzione puramente tecnica. Infatti, con una miopia che pagheremo negli anni a venire, si è pesato su volontari e ong ritardando i pagamenti di progetti già eseguiti: atti di pubblica immoralità di cui lo Stato tarda a farsi carico, nonostante le denunce e gli impegni. Si è lucrato sulla generosità dei volontari, ma il fiume della solidarietà non si è essiccato, anche se lo Stato non ha finora offerto pubblico riconoscimento. Noi vogliamo invertire questa tendenza».
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