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POVERTÀ. Save the children raccoglie fondi per i bambini inglesi

Cresce il numero delle famiglie britanniche povere e la ong si attrezza

di Gabriella Meroni

Perla prima volta nella storia Save the Children ha cominciato a distribuire contributi in contanti a famiglie povere inglesi. Lo scrive oggi The Guardian, sottolineando come la decisione dell’organizzazione, più nota per aiutare i bambini dei paesi in via di sviluppo, rifletta una grave preoccupazione per le conseguenze della disoccupazione e del rialzo dei prezzi alimentari e dei carburanti, che stanno spingendo molte famiglie sotto la soglia dell’indigenza.

«Non possiamo stare a guardare senza fare niente. Siamo preoccupati per quello che sta accadendo», spiega Collette Marshall, direttore dei programmi britannici. «Facciamo quello che avremmo fatto in caso di un’emergenza oltreoceano». I dati ufficiali dicono che il costo dei beni alimentari in Gran Bretagna è salito dell’11,3% in un anno. Soprattutto i prodotti a basso costo  dei supermercati sono aumentati, colpendo le famiglie più povere. Secondo Save the Children il 35% dei genitori ha già tagliato sulle spese alimentari. Le donazioni che saranno messe a disposizione dal programma umanitario “Family Action” sono destinate a spese una tantum, come l’acquisto di divise per la scuola, di una culla o il costo di una gita scolastica. L’obiettivo è quello di aiutare 5mila fra le famiglie più povere, iniziando con una donazione di 150mila sterline per le 900 più povere.

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