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185, ultimo appello

Si va al voto definitivo. Il 28 gennaio sit in davanti a Palazzo Madama.

di Benedetta Verrini

Cinque ore di discussione per un anno di mobilitazione. è questo, in sostanza, il destino della legge 185 sull?export di armi: l?aula del Senato ha calendarizzato in questa settimana, tra il 28 e il 31 gennaio, la discussione e il voto definitivo sul ddl di modifica, e i tempi riservati all?argomento sono risicatissimi. Appena “cinque ore di discussione, più tre per le votazioni, necessarie per le centinaia di emendamenti presentati dall’Ulivo” avverte il senatore Tino Bedin (Ulivo), capogruppo in commissione Difesa. In questo modo, “la maggioranza vuole liquidare le modifiche alla legge 185”, prosegue il senatore. Su Palazzo Madama resta puntata l?attenzione di migliaia di persone, che in questi mesi hanno aderito alla campagna in difesa della 185. La settimana scorsa anche 34 consiglieri delle province autonome del Trentino-Alto Adige/Sudtirol hanno sottoscritto una lettera ai capigruppo di Senato e Camera in cui si chiede di non smantellare la legge. E il coordinamento In Difesa della 185? “Lunedì 27 presentiamo in conferenza stampa la nascita di una collaborazione con Iansa, il network internazionale sulla trasparenza”, spiega Riccardo Troisi, della Rete di Lilliput. “E il 28 siamo di fronte a Palazzo Madama con un sit in”.


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