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20-26 aprile: torna “Trenta Ore per la Vita” sulle reti RAI.

di Associazione Trenta Ore per la Vita onlus

Con l’edizione 2009 si completa il progetto biennale che “Trenta Ore per la Vita” ha realizzato in collaborazione con la Rai in favore di DREAM, l’innovativa iniziativa realizzata in diversi Paesi africani dalla Comunità di Sant’Egidio.

La campagna “Trenta Ore per la Vita 2009” prenderà il via nel prossimo mese di aprile con una settimana di sensibilizzazione e di raccolta fondi (dal 20 al 26 aprile) all’interno di numerosi programmi del palinsesto televisivo, radiofonico e multimediale della RAI.

L’edizione 2008 era rivolta alla realizzazione del: “Protocollo di terapia antiretrovirale per la prevenzione della trasmissione materno-infantile e per la cura della madre e del neonato”.
In altre parole : curare e assistere la mamma sieropositiva per far nascere un bambino senza il virus dell’HIV.
Grazie alla positiva risposta e generosità dei donatori, si è provveduto ad acquistare e distribuire alle donne in gravidanza sieropositive, migliaia di “Kit di medicinali e analisi di laboratorioche hanno permesso di far nascere senza HIV, nel 2008 e nei primi mesi del 2009, oltre 4.150 bambini e altri 4.452 potranno ancora nascere sani nell’immediato futuro.
Se si considera che nei primi sei anni del programma DREAM (2002-2007) erano nati sani 4.850 bambini, appare ancora più evidente il successo della campagna di sensibilizzazione di “Trenta Ore per la Vita 2008”.

Per l’edizione 2009 abbiamo deciso di proseguire nel cammino intrapreso scegliendo di contribuire, sempre nell’ambito del Programma DREAM, al sostegno nutrizionale, diagnostico e terapeutico ai bambini e alle loro mamme fino al 18° mese di vita.

Il bambino nato da madre sieropositiva ha assoluto bisogno di un’adeguata integrazione alimentare, oltre che di visite mediche ed analisi di laboratorio, per poter crescere sano: infatti solo quando il bambino raggiunge il 18° mese può essere considerato siero-negativo.
Inoltre, nei Paesi dell’Africa sub-sahariana si assiste, purtroppo, all’impressionante fenomeno dei “bambini invisibili”, ai quali solo dopo lo svezzamento, i genitori decidono di dar loro un nome.

Quindi nutrirli, assisterli, vuol dire “farli esistere”.

La situazione di salute dei bambini è monitorata dagli operatori sanitari della Comunità di Sant’Egidio sotto la supervisione di un medico e del coordinatore del centro DREAM: i bambini malnutriti vengono visitati settimanalmente e inseriti nel programma di assistenza domiciliare.
Inoltre viene fornito alla famiglia ed al bambino fino ai 18 mesi un pacco alimentare (circa 20 Kg al mese) completo dal punto di vista nutrizionale e integrato con alimenti rinforzati (farine speciali, latte ecc.): così anche ogni mamma inserita nei protocolli di cura verrà seguita nel tempo.
Per far sì che non ci siano bambini orfani e per far sì che ci siano bambini vivi bisogna curare e far vivere anche le mamme!

L’intento di quest’anno è , quindi, quello di provvedere, all’acquisto di “Kit della vita”, del valore ciascuno di 300 euro, costituito da integrazione nutrizionale, farmaci ed esami di laboratorio necessari per ogni bambino seguito fino al diciottesimo mese di vita.

Questo è l’importo che, una volta raccolto, garantirà ad ogni bambino nato da madre sieropositiva di crescere e vivere senza AIDS.

La campagna di raccolta fondi proseguirà fino al 30 settembre 2009.


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