Economia

500 euro al mese. Così funziona il Fondo anti crisi della Cei

di Lucio Brunelli

La Chiesa si mobilita per aiutare le vittime vere della crisi: i disoccupati e le loro famiglie. La Conferenza episcopale italiana ha deciso di istituire un Fondo di solidarietà di 30 milioni di euro. I soldi saranno raccolti con una colletta nazionale, in tutte le diocesi, il 31 maggio, festività di Pentecoste. La parte mancante per raggiungere la somma stabilita sarà integrata dalla Cei. A beneficiare dell’intervento una categoria di persone molto precisa: famiglie (non società) con almeno 3 figli e totalmente prive di reddito a causa della perdita del posto di lavoro (subordinato). I 30 milioni della Cei funzioneranno come un Fondo di garanzia, presso le banche, per l’erogazione di un “prestito” di 500 euro mensili a famiglia per un anno. Con la possibilità di una conferma, per il secondo anno, se purtroppo la situazione dei beneficiari non sia mutata. L’Abi si è impegnata a proporre l’iniziativa a tutte le banche associate. Gli uffici tecnici della Cei stimano in 20-30mila le famiglie che potrebbero ricevere questo “prestito” che, per ovvie ragioni, è a rischio. L’Abi si assumerà la copertura fino a 300 milioni di euro. Le famiglie in crisi avranno tempo cinque anni per ripagare il debito a tassi che la Cei sta negoziando al ribasso. Se per ipotesi solo la metà delle famiglie dovesse farcela, l’Abi coprirebbe il mancato credito con 120 milioni e la Cei con l’intero ammontare (30 milioni) del suo Fondo di garanzia.

Tettamanzi apripista
Molto diversa l’iniziativa del Fondo Famiglia-Lavoro istituito dal cardinale Dionigi Tettamanzi nella diocesi di Milano. Lanciata lo scorso Natale, è destinata alle famiglie dove almeno uno dei componenti ha perso il lavoro a causa della crisi. Qui non si tratta di “prestiti” ma di donazioni. Il Fondo ha già raggiunto quota 3.411.910 euro. Un milione è stato stanziato dal cardinale e un altro dalla Fondazione Cariplo; la somma rimanente è stata raccolta fra semplici cittadini, parrocchie e alcune imprese. Oltre mille persone in difficoltà hanno già preso contatto con la segreteria del Fondo.

Ipse dixit
E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l’accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell’economia in mano di pochi?.
Pio XI, Enciclica «Quadragesimo anno», 1931


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