Economia

Quando il marchio fa cattiva notizia

Sesto appuntamento dei Reportisti anonimi organizzato da Vita Consulting. Ecco come è andata

di Redazione

Se n’è parlato al sesto incontro sulla Csr condotto da Giuseppe Ambrosio e Paolo d’Anselmi organizzato da Vita consulting.
Tra i manager che si occupano di Csr  che hanno partecipato  Serena Ceccarelli di Vodafone, Lorenzo Radice di Telecom, Sebastiano Renna di Granarolo, Ilaria Lenzi di Eni, Francesca Magliulo di Edison e Irene Mercadante di Acea.

«Quando all’interno dell’azienda sono stati scoperti problemi legati all’applicazione di alcune norme è stato intrapreso un programma per risolvere determinate soluzioni – ha raccontato Lorenzo Radice, che ha lavorato in Levis Strauss  che per il confezionamento dei jeans si avvale di fabbriche in Oriente-. Le denunce di alcune ong non hanno determinato o accelerato gli interventi per affrontare il problema, ma sono state lo sprone per parlarne al grande pubblico». «Quando accadono vicende di questo tipo i mass media puntano i riflettori sulle grandi imprese perché il marchio fa notizia e non trattano delle disapplicazioni normative che ci sono in piccole realtà produttive», ha aggiunto Radice.

Come fare a comunicare il piccole evento? È  la domanda posta da Irene Mercadante di Acea «Ogni anno noi realizziamo pozzi in Africa attraverso  la spontanea attivazione del singolo dipendente che porta a noi un progetto e che viene seguito sino alla conclusione. Non riusciamo a dare visibilità a questi obiettivi sui giornali generalisti perché dalla grande azienda ci si aspetta sempre il grande evento dimenticando che all’interno del mondo profit ogni passo verso la csr è una grande tappa».

La comunicazione è un fattore strategico per ottenere il consenso della comunità territoriale su cui  nascerà una determinata attività produttiva. È quanto emerso dagli interventi di Francesca Magliulo di Edison  e Ilaria Lenzi di Eni.  «Abbiamo da anni un rapporto molto stretto con Legambiente tanto che è accaduto che i suoi consigli hanno determinato un cambio di rotta nella realizzazione di alcuni impianti. Un dialogo che ha reso partecipi anche i cittadini, dalle scuole ai pensionati attraverso una serie di incontri informativi», ha detto Francesca Magliulo.

Ilaria Lenzi di Eni ha rimarcato l’importanza che tra bilancio economico e bilancio sociale ci sia un ponte. Anche questa è una strategia comunicativa. «Pensiamo che la lettura collegata dei due bilanci faciliti la comprensione della strategia dell’impresa poiché il nostro obiettivo è quello di  integrare le funzioni di csr in maniera trasversale nei diversi settori aziendali».


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