Non profit

Gli Italiani sempre più generosi

Sono19 mln i donatori, per cause sociali spesi 1,1 miliardi di euro. Presentata oggi una ricerca Doxa

di Redazione

Gli italiani diventano sempre piu’ generosi: nel 2002 in 19 milioni hanno destinato parte del loro stipendio a cause sociali spendendo in totale 1,1 miliardi di euro, pari a circa 2200 miliardi delle vecchie lire. Ed hanno deciso di dare un loro contributo soprattutto per la ricerca medica e per aiutare le popolazioni terremotate. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata dalla Doxa in occasione della tavola rotonda sul mercato italiano della solidarieta’, organizzato dall’istituto di ricerca e da Rienzi Comunicazione che si terra’ domani a Roma. ITALIANI PIU’ GENEROSI Nel 2002 sono stati 19 milioni ed hanno speso una cifra stimabile in 1,1 miliardi di euro. Negli ultimi due anni si e’ registrato un significativo aumento, sottolinea la ricerca, pur in un periodo di generale recessione: a luglio 2001 dichiarava di aver effettuato donazioni il 31 per cento degli italiani adulti, contro il 39 per cento rilevato a novembre 2002. E gli italiani sono generosi, anche per quanto riguarda le somme spese: se la media nazionale e’ di 60 euro annue, un quarto di loro ha devoluto oltre 260 euro. L’IDENTIKIT DEL DONATORE Sono le donne le piu’ generose (44%) e le persone di mezza eta’ le piu’ munifiche. Il donatore medio, secondo la ricerca, ha un’eta’ compresa tra i 35 e i 54 anni, svolge attivita’ di volontariato, possiede una laurea e appartiene ad una classe sociale medio-alta. Sono quasi sei milioni inoltre gli italiani che dichiarano di praticare qualche attivita’ di volontariato: di questi, quasi due milioni lo praticano regolarmente (con un impegno almeno settimanale). Sono inoltre sette milioni gli italiani impegnati nell’associazionismo cristiano. FINANZIAMENTI A RICERCA MEDICA E TERREMOTO Sono i due settori a cui sono andate il maggior numero di donazioni. Il 59% alla ricerca medica e il 27% per aiutare le popolazioni terremotate. Nel primo caso, secondo la ricerca, a spingere gli italiani a donare e’ la segreta paura di ammalarsi (il 90 per cento degli italiani si dichiara infatti favorevole alla raccolta di fondi in questo settore), mentre, per quanto riguarda il terremoto, si tratta di un evento che ha colpito profondamente gli italiani scatenando una gara di solidarieta’. Il terremoto ha colpito soprattutto i piu’ giovani: il maggior numero di donazioni e’ infatti arrivato da persone di eta’ compresa tra i 15 e i 34 anni. All’ultimo posto invece, negli interessi degli italiani, la tutela dei beni artistici (1 per cento). CARITAS E UNICEF LE ORGANIZZAZIONI PIU’ NOTE Sono la Caritas e l’Unicef le organizzazioni no profit piu’ conosciute dagli italiani ed anche quelle a cui i donatori si rivolgono piu’ volentieri. Seguite a breve distanza da Telefono Azzurro, Wwf, Associazione italiana ricerca sul cancro e medici senza frontiere. Tra gli eventi di marketing sociale, l’indagine analizza Telethon, un’iniziativa conosciuta dall’81 per cento degli italiani e seguita in Tv dal 57 per cento. Il 12 per cento infine dichiara di aver fatto una donazione in denaro a Telthon. ANCHE AZIENDE INVESTONO IN MARKETING SOCIALE Sono state 62 nei primi nove mesi del 2002 le aziende che hanno investito in campagne di marketing sociale per una spesa complessiva di 43 milioni 478 mila euro e un numero complessivo di 4mila 557 annunci. Tra loro, aziende che vendono prodotti di largo consumo, controllate a vista dai cittadini. I consumatori infatti, assicura la ricerca, sono divenuti sempre piu’ esigenti: se un’azienda sponsorizza cause umanitarie, deve essere coerente con le stesse, altrimenti verra’ giudicata negativamente da un quarto degli italiani e l’investimento risultera’ cosi’ controproducente. UNITI DI FRONTE ALLE AVVERSITA’ Dalla ricerca, conclude la Doxa, emerge il ritratto di una nazione che fa quadrato di fronte alle avversita’: mentre i prezzi al consumo aumentano e il quadro si fa piu’ nero, cresce sia il numero dei donatori che la somma donata.

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