Non profit

CAMPAGNE. Telefono Rosa: «Un suono contro l’indifferenza»

La presidente Maria Gabriella Moscatelli ha lanciato una campagna di sensibilizzazione contro la violenza alle donne

di Antonietta Nembri

La presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Moscatelli, ha lanciato nel corso del Gala degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici di Telefono Rosa una campagna di sensibilizzazione denominata “Un suono contro l’indifferenza”. L’obiettivo è quelloo di indurre tutti i cittadini e le cittadine a una maggiore attenzione quando, non solo per strada, ma anche in luoghi apparentemente “protetti” come la casa, si possano verificare situazioni di aggressione e offesa per le donne.
L’iniziativa, vuole essere una sorta di “contro campagna” agli strumenti di autodifesa come le bombolette urticanti. Telefono Rosa, non condividendo l’utilizzo di questi prodotti, sostiene invece il Panic Alarm distribuito da Energizer.
L’inoffensivo strumento, con pila sostituibile, ha, oltre ad una led luminoso, la capacità di emettere un suono prolungato, anche fino a dieci minuti consecutivi. Il “panic alarm”, distribuito da Energizer Spa e’ in vendita nei grandi ipermercati al prezzo consigliato di 7,50 euro.

«Telefono Rosa non ha nessun interesse economico a diffondere la vendita del “panic alarm” Energizer – precisa la presidente – ma crediamo fortemente che questa azienda distribuisca un prodotto utile e non offensivo, vicino alla nostra cultura di prevenzione e di forza della rete di solidarietà. Ecco perché da oggi lo consigliamo, preferendolo senza alcun dubbio ad altri prodotti (tutt’altro che di immediato aiuto: sfido chiunque a immaginare di avere, in caso di aggressione, il tempo di prendere e aprire una bomboletta!..)».

La Energizer offre invece questo dispositivo che, con un semplice strappo, aziona un suono di notevole intensità. «Un suono che, se raccolto da un passante, un vicino di casa può anche salvare la vita di una donna» dice la presidente Moscatelli. «L’altra settimana ai Parioli a Roma, le urla di una ragazza che veniva aggredita sono state sentite dal padre che dall’appartamento si è precipitato in strada per sventare il tentativo di violenza. Magari, con un suono di allarme, anche qualche vicino si sarebbe attivato per aiutarla» chiude Moscatelli citando il fatto come esempio.

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