Non profit
COOPERAZIONE. Barbara Contini a capo degli ospedali italiani
E l'ente fondato nel 2004 dal ministero della Salute e altri ministeri è anche strumenti per la cooperazione internazionale
di Redazione
La senatrice del Pdl Barbara Contini è stata nominata presidente dell’Alleanza ospedali italiani nel mondo, ente fondato nel 2004 dal ministero della Salute in collaborazione con i ministeri degli Affari esteri, dell’Istruzione, università e ricerca, dell’Innovazione, e con il ministro degli italiani all’estero all’epoca in carica.
L’ente, finalizzato a realizzare e coordinare una stabile collaborazione tra i centri sanitari italiani fuori dal confine e gli Istituti e ospedali di eccellenza nel nostro Paese – informa una nota – attualmente fornisce servizi di teleconsulto e formazione a distanza per medici e operatori sanitari.
«L’Alleanza degli ospedali italiani nel mondo – dice Contini, nominata presidente dal comitato direttivo, anche in qualita’ di responsabile del Dipartimento per gli italiani nel mondo di Forza Italia – si e’ dimostrato un validissimo strumento di cooperazione internazionale nel campo sanitario. Metterò a disposizione di questa importante iniziativa le preziose esperienze acquisite in campo internazionale per la realizzazione di centri sanitari italiani nel mondo o di partenariati con strutture locali, per rendere perfettamente funzionale ed effettiva la banca dati delle donazioni di strumentazioni, per potenziare la telemedicina, il teleconsulto e la formazione a distanza, per coinvolgere e sollecitare aiuti economici da enti e organismi interessati a tali iniziative», sottolinea.
«Il nostro Paese ha, nel settore sanitario, altissime competenze che possono essere validamente messe al servizio non solo dei nostri connazionali all’estero, ma anche delle popolazioni piu’ bisognose, come quelle del continente africano, in cui gia’ sono presenti molti nostri centri. Inoltre – conclude – l’offerta di un servizio sanitario di alto livello cementera’ ancor piu’ i legami con l’Italia dei nostri connazionali nel mondo».
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