Cultura

Mario Luzi: «Presto sarò concime»

di Redazione

È uscito il libro delle “poesie ultime” di Mario Luzi. Sono i componimenti che il grande poeta lasciò, prima di morire nel 2005, alle cure del figlio Gianni e del critico Stefano Verdino. Ora questi ultimi versi sono pubblicati da Garzanti, sotto il titolo suggestivo Lasciami, non trattenermi, che è l’incipit dell’ultima poesia di Luzi. Il libro è pieno di presentimenti sull’imminente fine. Presentimenti senza rancori e pieni di amore per la vita.

Non sta in sé, crepa
per troppa vegetudine la gleba,
l’inverno allenta i suoi fermagli
e io bulbo nascente
trapungo la sua crosta,
un po’ la squarcio, un poco la sfarino.
Che ne è di me?
Sarò o non sarò futuro,
forse un ciuffo di fiori
mi coronerà la cima
oppure a tanto
non arriverà il mio succo
troppo fiacco, troppo stento.
Sarò solo sterpo
e dopo il seccume,
ma governa l’infortunio
la mente minima e universa,
mi renderò concime
per altre fioriture,
esse
si apriranno
all’aria, e alla mano dell’uomo che le tocca
e le solleva
al suo tripudio,
alla sua preghiera.

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