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Lega, blitz sulla Basaglia

Un ddl di riforma del sistema di assistenza psichiatrica, che parte dal presupposto che pochi malati vengono presi in carico dal Servizio sanitario nazionale

di Redazione

La Lega Nord punta a riformare la legge 180 sulla salute mentale, la Basaglia. I senatori Fabio Rizzi e Rossana Boldi hanno presentato un disegno di legge (n. 1423) che punta a riformare il sistema di assistenza psichiatrica. Le novita’? Prescrizione obbligatoria dei trattamenti a cui il paziente deve sottoporsi, strutture di accertamento psichiatrico all’interno dei pronto soccorso, centri ospedalieri specializzati nella cura della depressione, trattamenti psichiatrici anche in strutture private accreditate. L’obiettivo del Ddl, intitolato ‘Disposizioni in materia di tutela della salute mentale’, e’ “aggiornare e razionalizzare i punti critici della legge 180, poi 833, del 1978”, spiegano i promotori in una nota. La priorita’, proseguono, e’ “incrementare l’accesso ai servizi psichiatrici pubblici evitando che la malattia psichica ricada esclusivamente sulle spalle delle famiglie”.

Secondo i promotori della legge, infatti, solo un malato grave su quattro e una persona con disturbi dell’umore su 10 viene effettivamente preso in carico dai servizi pubblici. A detta di Rizzi, uno dei motivi per cui tre malati su quattro sfuggono ai servizi pubblici e’ che “l’adesione al servizio psichiatrico deve essere volontaria e i malati che non cercano attivamente una cura, quindi, non vengono trattati”. La prescrizione psichiatrica obbligatoria, spiega, potrebbe cambiare le cose. Secondo Boldi, infatti, “molti malati non hanno consapevolezza del loro stato e non vengono curati per mancanza di diagnosi. Si verifica quindi una situazione paradossale: ad essere trattati sono solo i piu’ collaborativi e i meno gravi, mentre gli incurabili sono spesso lasciati in carico alle famiglie e solo pochissimi sono ospitati in strutture che offrono accoglienza a lungo termine”. Con il sistema pensato dai due senatori solo se il paziente a cui e’ stata indirizzata una prescrizione psichiatrica obbligatoria non si sottopone alla terapia indicata, scatta il Trattamento psichiatrico obbligatorio (Tso) che impone il ricovero in ospedale. Rizzi e Boldi propongono di permettere anche alle strutture private accreditate di offrire trattamenti psichiatrici.

Nel Ddl si parla anche di finanziamenti differenziati per le diverse strutture dipartimentali e di un Comitato tecnico permanente sulla salute mentale per dare vita a un sistema di controllo della spesa sanitaria, dell’efficienza e qualita’ delle prestazioni erogate. Per gli oltre cinque milioni di malati di depressione e attacchi di panico, vengono invece proposti “centri dedicati”, e viene incentivata la terapia domiciliare dei pazienti psichiatrici. Altra novita’ sono le strutture interdipartimentali di accertamento psichiatrico nei pronto soccorso, che dovranno avere locali per l’osservazione prolungata e saranno concepite per svolgere un servizio continuativo, formulare la diagnosi delle malattie mentali e svolgere attivita’ di informazione, prevenzione e prescrizione dei trattamenti. Fra i loro compiti e’ prevista la collaborazione per i casi di intossicazione acuta da sostanze, con l’eventuale aiuto delle forze di polizia.


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