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Bielorussia: è ora di porre fine alle esecuzioni!

La Bielorussia è l'ultimo paese dell'Europa e dell'ex Unione Sovietica a eseguire condanne a morte.

di Amnesty International

Tutte le informazioni sulla pena di morte in Bielorussia sono tenute segrete. Sebbene non siano disponibili statistiche sul numero di esecuzioni portate a termine, Amnesty International stima che siano circa 400 le condanne a morte eseguite dal 1991, anno in cui la Bielorussia è diventata indipendente.
 
Nel 2008 sarebbero state messe a morte almeno quattro persone e una quinta persona sarebbe stata condannata.  

Ai prigionieri nel braccio della morte viene detto, che dal momento in cui viene emessa, la condanna a morte potrà essere eseguita in qualsiasi momento. L’esecuzione avviene con un colpo d’arma da fuoco alla nuca. Il corpo del condannato non viene restituito alla famiglia, che viene informata solo a esecuzione avvenuta, e il luogo della sepoltura viene mantenuto segreto causando ulteriore sofferenza ai familiari.

L’applicazione della pena di morte in Bielorussia è aggravata da un sistema di giustizia penale viziato, dove tortura e maltrattamenti sono utilizzati per estorcere le ‘confessioni’ e i condannati non hanno accesso alle legittime procedure d’appello. Un ragazzo accusato di omicidio ha riferito ad Amnesty International di essere stato picchiato costantemente per tre giorni di seguito e forzato a scrivere una confessione.

Dall’indipendenza, le autorità bielorusse hanno intrapreso qualche passo verso l’abolizione della pena di morte, come la riduzione dei reati capitali. Nel 2004, la Corte costituzionale ha dichiarato che la pena di morte è in conflitto con la Costituzione e che dovrebbe essere abolita dal Presidente e dal parlamento. Tuttavia, le autorità non hanno ancora dimostrato la volontà politica di intraprendere i necessari cambiamenti legislativi o di iniziare un ampio dibattito pubblico sull’argomento.

Nel rapporto Ending executions in Europe: Towards abolition of the death penalty in Belarus, (EUR 49/001/2009) pubblicato il 24 marzo 2009, Amnesty International dimostra che è giunto il momento per le autorità bielorusse di porre fine alla pena di morte, seguendo il crescente trend abolizionista. Le informazioni presenti nel rapporto sono state raccolte tramite un monitoraggio, durato più di vent’anni, dell’applicazione della pena di morte nel paese. Nel mese di ottobre del 2008, una delegazione di Amnesty International ha visitato la Bielorussia, incontrando avvocati, attivisti per i diritti umani, funzionari governativi ed ex detenuti.


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