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APPELLI. Touadi: grave il veto del Sudafrica al Dalai Lama

Il parlamentare Pd, Jean-Leonard Touadi, invita a sostenere la protesta dei premi Nobel in favore della massima carica spirtuale del Tibet. Con un monito a guardarsi dalla crescente influenza della Cina in materia di diritti umani

di Redazione

«La notizia che il Sudafrica negherà l’ingresso nel Paese al Dalai Lama, premio Nobel e massima autorita’ dei diritti del Tibet, è il sintomo definitivo che la Cina sta stritolando il continente africano». Non usa mezzi termini l’onorevole Jean-Leonard Touadi, nell’esprimere la sua contrarietà alla decisione sudaficana.
Nato in Congo e attualmente docente di Geografia dello sviluppo in Africa alla facoltà di Lettere e filosofia all’università romana di Tor Vergata, il parlamentare del Partito Democratico si dice «molto preoccupato» per l’attivismo cinese, che «in Africa
oggi rappresenta uno dei più grandi freni alla diffusione della cultura dei diritti umani e della democrazia».
Il Sudafrica è il luogo simbolo dei diritti umani nel continente nero, il paese delle lotte di Nelson Mandela, ma anche del Mahatma Gandhi, che ha iniziato il suo percorso di protesta proprio nella terra dell’apartheid. «La pressione di Pechino sul continente
africano sta diventando insostenibile», spiega Touadi. «In pochi giorni abbiamo assistito, oltre a questo “veto” sul Dalai Lama, al sostegno senza se e senza ma
della Cina al presidente del Sudan Omar Al-Bashir, che ha un mandato pendente di arresto del tribunale dell’Aja per crimini contro l’umanità nei confronti delle popolazioni della vasta regione sudanese del Darfour».
Gli effetti evidenti di questa «azione di lobbying senza scrupoli stanno avendo pesanti ripercussioni sulle decisioni prese dalla governance delle Nazioni Unite in tema di diritti umani», ha detto, ricordando la presenza della Cina nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Ha quindi invitato ad appoggiare la vibrante protesta dei premi Nobel per la pace sudafricani, Desmond Tutu e Nelson Mandela, perché sia consentito al Dalai Lama di portare anche in Sudafrica il suo messaggio di libertà e di fratellanza
universale.

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