Non profit

DISABILI. Atlha dà il via a un ponte Italia-Australia

L'Atlha di Milano ha siglato un accordo di cooperazione con alcune realtà di Melbourne

di Antonietta Nembri

L’Atlha, Associazione Tempo Libero per l’integrazione dei disabili, nata dalla forte esigenza di genitori intenzionati a rivendicare il diritto alla pari dignità dei propri figli ha siglato degli accordi per il primo scambio socio-culturale italoaustraliano.

Con alcune associazioni non profit di Melbourne, l’Atlha ha siglato un accordo di cooperazione  per offrire l’opportunità ai giovani disabili delle due città, di partecipare da protagonisti a un’esperienza che  per la prima volta si materializza  nella storia dei due paesi. Tra l’Atlha, la Aussi Hand Foundation e la Yoralla Association e il Comune di Melbourne sono ormai in corso i preparativi per l’ospitalità, nei prossimi mesi di ottobre e novembre, di un primo gruppo di giovani disabili italiani, con al seguito degli accompagnatori, esperti nel settore dei Servizi Sociali, impegnati nella ricerca e conoscenza dei molteplici aspetti della disabilità, puntando ad approfondire le eccellenze a livello tecnico- scientifico e pedagogico dei due paesi,senza però disdegnare l’importanza dell’aspetto turistico e culturale che offrono in particolare le città di Melbourne e Milano, realtà gemellate.

Lino Brundu, presidente di Atlha, ne ha curato tutta la parte progettuale e relazionale dell’iniziativa, e da alcuni anni vi ha lavorato intensamente, dopo aver condotto un gruppo di giovani in un tour in questo continente pochi anni fa. Dopo aver incontrato il corpo diplomatico italiano, l’Istituto di cultura Italiano e alcuni ricercatori delle università di Melbourne e Deakin, Brundu è stato ricevuto personalmente dal sindaco Robert Doyle, il quale ha risposto con entusiasmo all’iniziativa, garantendo tutto il supporto dell’Amministrazione Comunale e il Suo personale, attraverso un finanziamento straordinario, per realizzare un iniziativa dal così alto valore istituzionale e sociale.

«Lo scambio prevede tra gli altri, un ampio coinvolgimento delle realtà pubbliche e private, impegnate nello studio e nella ricerca per migliorare la qualità della vita delle persone disabili, che molto riassume, nella politica della mia Amministrazione», afferma il sindaco Doyle.

Sono previsti inoltre, viaggi e visite di studio, seminari, scambi di esperienze, da realizzarsi attraverso soggiorni a breve e medio termine nei due paesi, incontri con esperi del settore e i ricercatori delle Università locali. Particolare attenzione sarà prestata a eventi culturali, sociali e sportivi, come pure il contributo attivo di tutta la comunità italiana. «Ora si tratta di coinvolgere i nostri amministratori, sull’eccezionalità e bontà del progetto», afferma il presidente dell’Atlha Lino Brundu.

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