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E’ di 14 mld la “dote” della legge sul volontariato

A tanto ammontano i finanziamenti statali a progetti del volontariato. In media ogni iniziativa ha ricevuto 37 milioni

di Paola Mattei

In otto anni, dal 1992 al 2000, lo Stato ha finanziato 384 progetti di volontariato per complessivi 14 miliardi di lire. Lo riferisce il rapporto biennale sul volontariato del ministro per la solidarieta’ sociale. Queste risorse sono state messe a disposizione dalla legge quadro sul volontarito (la 266/91) per il finanziamento annuale dei progetti presentati dalle associazioni di volontariato. Ad ognuno dei 384 progetti, sono andati mediamente 37 milioni. Cifra che nel 2000 e’ arrivata a 83 milioni. I fondi hanno finanziato soprattutto progetti del Mezzogiorno (43%), di meno quelli del Nord (28%). Nel 17% dei casi si e’ trattato di interventi a favore di disabili, nel 15% socio-sanitari, nel 12% a favore di anziani, nel 10% di giovani, nel 9% di minori. La meta’ dei fondi e’ stata impiegata per iniziative finalizzate alla lotta contro lo sfruttamento della prostituzione, l’aiuto a tossicodipendenti e alcolisti, l’aiuto a persone senza fissa dimora e a immigrati. Il rapporto traccia un quadro anche dei centri di servizio, i centri istituiti dalla 266 per consulenze, informazioni ed assistenza alle organizzazioni di volontariato. A otto anni dalla legge, i centri di servizio non sono una realta’ diffusa sul territorio nazionale: non sono stati ancora istituiti in Puglia, Calabria e Sicilia. 62 i centri operanti in capoluoghi privinciali e regionali. I finanziamenti provengono da 1/15 dei proventi lordi delle fondazioni bancarie; per il biennio in corso si tratta di circa 100 miliardi.


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