Volontariato

MIGRANTI. A Mestre i Laboratori per l’integrazione

Si chiameranno “Laboratori di Rafforzamento e Sviluppo Locale”, si rivolgono ai nuovi immigrati e alle comunità

di Redazione

Come favorire l’integrazione dei nuovi immigrati coinvolgendo gli stessi residenti? Ci prova, con un’équipe di volontari, psicologi ed educatori, il Centro Don Lorenzo Milani di Mestre, in partnership con il Centro di Ascolto Caritas di Albenga (Savona), attraverso un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che prevede  la  realizzazione di due specifici Laboratori a Mestre ed ad Albenga.
Si chiameranno “Laboratori di Rafforzamento e Sviluppo Locale”, si rivolgono ai nuovi immigrati e alle comunità che abitano i due territori prescelti per la sperimentazione, con l’obiettivo di coinvolgere quanti più cittadini possibili e almeno 300 immigrati nel solo territorio di Mestre, soprattutto donne e bambini.

L’iniziativa, che tenta innovare l’intervento in una società in evoluzione costante, in un momento in cui l’integrazione degli immigrati nel nostro Paese va per molti aspetti  stabilizzandosi, ma continua a mostrare aspetti critici, nasce dalla opportunità di riflettere sul problema delle relazioni tra persone e gruppi di culture diverse in modo più approfondito e meno ideologico di quanto si sia fatto finora.

L’obiettivo, quindi, è quello di elaborare modelli e progetti a carattere interculturale, ma con una valenza dinamica, perché segnata da una piena reciprocità tra le culture che si incontrano. Per raggiungerlo, i Laboratori di Mestre ed Albenga proporranno innanzitutto iniziative concrete: corsi d’italiano di base ed avanzati per stranieri, corsi di computer, corsi di italiano per mamme, corsi di italiano e cucina per donne straniere ed italiane, incontri e seminari sul tema volontariato e immigrazione, dopo-scuola per bambini italiani e stranieri e tanto altro.
In particolare il Centro Don Milani si propone di collaborare con le Istituzioni deputate a governare il processo di integrazione locale dei cittadini stranieri, a cominciare  dai servizi sociali del Comune di Venezia.
Tre sono i punti forti del Laboratorio: la presenza del volontariato, il coinvolgimento della cittadinanza attiva, la trasferibilità dei laboratori, che spiega la sperimentazione che si avvierà sia a Mestre sia nel centro ligure di Albenga, dove sarà coinvolto il Centro di Ascolto Caritas. Per queste ragioni i volontari del Centro di Ascolto Caritas di Albenga sono stati in visita di studio presso il Centro Don Milani per vedere le attività proposte dal Laboratorio di Mestre, e incontrare gli operatori dei Servizi del Comune di Venezia per confrontarsi sul modello veneto di intervento nell’immigrazione che riproporranno nel territorio ligure.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA