Mondo
Sì ai fondi per Echo Le ong cantano vittoria
Scongiurato il blocco dei finanziamenti per il 1999 che avrebbe compromesso gli aiuti umanitari in molti Paesi. Carrara (Cesvi): «Le nostre proteste sono state ascoltate»
Novecento ong in festa. Sono quelle del Comitato di collegamento delle organizzazioni non governative di sviluppo all?Unione europea, appartenenti a 15 Paesi. Il Parlamento europeo ha alla fine approvato, il 22 ottobre scorso e in prima lettura, il budget per il 1999 destinato ad Echo, l?Ufficio umanitario della Comunità europea. Tale finanziamento di 330 milioni di ecu, circa 643 miliardi di lire italiane, era stato messo in dubbio dalle forze politiche del centro-destra desiderose di congelare, i fondi riservati a supportare le azioni umanitarie di Echo.
I conservatori, in particolar modo il Ppe, avevano fatto leva sul caso di corruzione di un funzionario di Echo entrato nel mirino della commissione antifrode dell?Ue per ?irregolarità amministrative?. Come riportato da ?Vita?, i rappresentanti delle ong avevano giudicato la proposta completamente infondata ed innamissibile per l?ottimo lavoro sempre svolto da Echo in risposta alle crisi internazionali. Inoltre, i portavoci delle ong avevano esplicitamente denunciato che la proposta di accantonare i fondi destinati all?aiuto unanitario era in realtà solo un anello di un conflitto interno alle stesse istituzioni dell?Unione europea. Il vicepresidente del consorzio di ong italiane ?Una? e presidente del Cesvi, Maurizio Carrara, così commenta la decisione del Parlamento europeo: «Le nostre proteste sono state ascoltate. Siamo davvero felici per la positiva conclusione di questa vicenda, poichè una decisione contraria sarebbe stata pagata dalle popolazioni che già soffrono nelle varie aree di crisi del mondo». La scelta del Parlamento europeo è stata anche un successo per il commissario europeo che dirige Echo, l?italiana Emna Bonino, che ricaccia indietro gli attacchi dei giorni scorsi, ricevendo le scuse anche di un prestigioso quotidiano quale il Financial Times oggi consapevole di aver pubblicato solo un?inchiesta ?disinformata? su presunte irregolarità e truffe dell?attività di Echo, nella quale Bonino era finita ingiustamente sotto accusa.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.