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Maradona e Caniggia forse non erano eccezioni

I casi dei due calciatori argentini trovati positivi alla cocaina fecero sensazione. Ma ora che lo scandalo doping ha sollevato veli di omertà, tanti altri atleti potrebbero cadere nella rete

di Redazione

In Italia il caso più clamoroso che rivelò all?opinione pubblica un legame diretto tra sport e droga fu quello relativo al caso Maradona. Il primo nome famoso a finire nella serpentina della cocaina fu proprio quello del pibe de oro , il calciatore argentino gloria e infamia delle vicende calcistiche partenopee tra la fine degli anni Ottanta e i primi di questo decennio. Dopo la partita giocata dal Napoli contro il Bari durante il campionato di calcio nel 1991, Diego Armando viene sorteggiato al controllo antidoping e le analisi rivelano la presenza di cocaina nelle sue urine. Il calciatore argentino viene squalificato per quindici mesi. Dopo un anno risulta positivo alla cocaina un?altro argentino che gioca nella Roma e negli anni precedenti aveva militato nell?Atalanta e nel Verona: Claudio Caniggia. Anche per lui una squalifica e il definitivo abbandono del calcio italiano. Maradona, scontata la squalifica torna a giocare nella nazionale argentina e ai mondiali di calcio del ?94 risulta di nuovo positivo alla cocaina. È allora che si scopre si scopre la sua totale dipendenza da questa sostanza, tale da spingere Maradona a una costosa cura in un centro svizzero per disintossicarsi. Ultimamente, nel pieno dello scandalo doping che ha travolto il Comitato olimpico nazionale, anche al calciatore del Lecce Roberto Pavoni sono state trovate tracce di cocaina nelle urine, opportunamente mascherate da sostanze contenute in uno spray antinfiammatorio, che rende difficile la netta rilevazione della sostanza proibita. L?uso ?distratto? dello spray è stato fatto anche da altri atleti impegnati nello sport agonistico di alto livello, come i giocatori che fanno parte della squadra di basket di Roma, l?italiano Boni e l?americano Turner, già positivi alla cocaina negli anni precedenti e durante l?ultimo campionato di basket. Infine, anche l?allenatore della Juventus Marcello Lippi, in merito al recente scandalo doping, ha ammesso che alcuni calciatori impegnati nel campionato italiano fanno uso di cocaina. Il fenomeno però, secondo Lippi, sarebbe limitato.


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