Welfare

DROGA. La Fict sull’assalto al Sert di Verona

Alcuni attivisti e antiproibizionisti hanno occupato il Sert di Verona di cui è direttore Giovanni Serpelloni. La Fict solidale ad operatori e pazienti del Sert

di Antonietta Nembri

Un gruppo di attivisti degli spazi sociali del Veneto e alcuni operatori del settore hanno occupato, oggi giorno d’apertura della Conferenza nazionale sulle droghe a Trieste, il Sert di Verona. Scelto in quanto il dirittore della struttura è Giovanni Serpelloni, direttore del dipartimento nazionale politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei Ministri e, secondo i manifestanti «ispiratore scientifico della guerra alla droga di Giovanardi». Gli attivisti, alcuni dei quali indossavano una maschera bianca, durante l’iniziativa hanno attaccato cartelli dentro allo stabile e affisso striscioni su cui era scritto: “Quando tutto diventa illegale, l’illegalità è rivoluzionaria” e “Da Verona a Trieste, no al proibizionismo”. Oltre al Sert è stato “invaso” anche il Centro Aids, gli attivisti, inoltre hanno filmato e fotografato quanto stavano facendo.

In merito a quanto accaduto a Verona la Fict (Fedrazione italiana comunità terapeutiche), da Trieste, ha diffuso un comunicato per esprimere «la sua totale vicinanza e solidarietà agli operatori tutti e ai pazienti presenti nella struttura sanitaria, ritenendo che quel modo di fare non favorisca assolutamente quel dialogo e confronto di cui in questo momento abbiamo tutti bisogno e per il quale siamo qui a Trieste».

In merito aila prima giornata di lavoro alla conferenza la Fict «prende atto favorevolmente che c’è stato un impegno da parte delle Regioni nel rispondere alle esigenze manifestate, pur sapendo che rimangono delle criticità, quali ad esempio l’erogazione delle rette sempre in grande ritardo e per altro non ancora omogenee su tutto il territorio».

Inoltre la Fict scrive di condividere «il punto di vista esposto dai parlamentari e dagli esponenti del governo intervenuti durante i lavori della mattinata, sull’emergenza educativa, e in particolar modo sulla necessità di attuare efficaci politiche di prevenzione, esigenza sulla quale da diversi anni la Federazione sta richiamando l’attenzione, sottolineando come ne sia corollario imprescindibile il coinvolgimento delle famiglie».

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