Volontariato

Accorsi sul baratro dei preti pedofili

di Redazione

Dopo 12 anni di assenza dai palcoscenici italiani, Stefano Accorsi è in queste settimane a teatro con Il dubbio, per la regia di Sergio Castellitto.
Il tuo ruolo: quello del giovane affascinante prete, accusato di molestie nell’America degli anni 60, tocca tematiche delicate ed attuali…
La pedofilia è solo uno spunto, un pretesto per parlare di come sia facile essere osannati o condannati. Molto toccante è il monologo sul pettegolezzo. Il mio personaggio viene sospettato anche perché ha degli atteggiamenti nuovi e moderni. Questo fa riflettere anche se non tutto il nuovo “è bello” per forza, come dimostra certa televisione.
Hai seguito le polemiche sulla canzone di Gino Paoli «Il pettirosso»?
Non esprimo un giudizio. Penso comunque che, nei casi di pedofilia, vada tutelato sempre e comunque il bambino e non difenderei mai un pedofilo.
Hai altri progetti teatrali?
Ho riscoperto la gioia profonda di fare teatro nella mia lingua. Ho deciso che non mancherò mai più così tanto dalle scene, ma cercherò di intervallare il cinema con l’esperienza teatrale.


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