Economia

PIANO EDILIZIA. Marino: Il coro di no è una sorpresa

Il presidente di Confcooperative: Le proteste si sono alzate ancor prima di conoscere i contenuti. Invece l'auspicio è che il paino liberi risosrse dal basso»

di Redazione

«È una sorpresa positiva, perchè complementare al più articolato Piano casa. L’auspicio è che il Piano per l’edilizia liberi risorse dal basso. Micro – investimenti che diano fiato alla ripresa con investimenti che non gravano sulla finanza pubblica. Certo per una valutazione più approfondita occorrerà attendere la pubblicazione del Ddl». È il commento di Luigi Marino, presidente di Confcooperative in merito all’annunciato Piano per l’edilizia del Governo.
 
«Il coro dei no è la sorpresa delle sorprese», aggiunge Marino, «perché si è alzato prima ancora di conoscere il testo nei suoi aspetti. Pur confermando la prioritaria attenzione all’ambiente», dice Marino, «non possiamo andare avanti con la politica dei veti. In Italia negli ultimi decenni sono stati apportati danni enormi all’ambiente. Dov’erano i difensori dell’ambiente?»
 
«L’invito che rivolgiamo al governo», continua Marino, «è quello di rilanciare contestualmente il Piano casa. La cooperazione di abitazione continuerà a svolgere il suo ruolo: costruendo case di qualità, a risparmio energetico e a prezzi più bassi di quelli del mercato, ma soprattutto a rispondere alla funzione sociale di offrire case di proprietà e in locazione ai ceti più bisognosi».


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