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CASO ENGLARO. Unitalsi e Mcl: sdegno per la cittadinanza a Firenze

di Redazione

“Per una volta ci sentiamo di abbandonare il tratto moderato del nostro porci per esprimere con forza lo sdegno per ciò che è stato deciso ieri dal Consiglio

Comunale di Firenze”. Pierluigi Grossi, presidente provinciale del Mcl fiorentino, commenta così la notizia della cittadinanza onoraria che una parte dei politici fiorentini ha deciso di conferire a Beppino Englaro, padre della compianta Eluana. «Avremmo preferito che a fregiarsi di questa onorificenza fossero state quelle tante persone sofferenti insieme alle loro famiglie che, nel quotidiano, con dignità e amore affrontano la malattia lontani dal clamore mediatico e, purtroppo, nel totale disinteresse di gran parte dei nostri politici”, ha aggiunto Mario Coda Nunziante, presidente di Unitalsi Toscana.

«Ogni anno ci rechiamo al santuario di Lourdes insieme a tanti amici, disabili e ammalati, più o meno in gravi condizioni. Tutti i giorni trascorriamo un pò del nostro tempo insieme a persone che ci donano amicizia e amore, per questo non ci riteniamo dei volontari o degli assistenti sanitari. Chi vive l’esperienza dell’Unitalsi sa che la vita è sacra e che nessuno può permettersi di stilare classifiche e di stabilire quali siano le vite degne di essere vissute e quali no. Per questo esprimiamo con forza il nostro sdegno per quanto deciso a maggioranza dal Consiglio comunale di Firenze: la cittadinanza a Beppino Englaro è uno schiaffo a tutti quelli che si battono per dare dignità a tutte le vite» 

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