Welfare

Immigrati: affiora 7° cadavere

Il mare restituisce i corpi dei curdi naufragati a largo di S.Maria di Leuca

di Giampaolo Cerri

E’ stato identificato il cadavere ritrovato ieri pomeriggio a circa 40 miglia dalla costa di Santa Maria di Leuca. E’ certo, ormai, che si tratti di uno dei 35 curdi partiti dalla Turchia all’inizio della scorsa settimana, naufragati, dopo un viaggio gia’ tragico, nel Canale d’Otranto e soccorsi da un mercantile russo. Il riconoscimento e’ avvenuto da parte dei cinque curdi soppravvisuti (il sesto superstite era lo scafista greco arrestato), ai quali i carabinieri in ospedale hanno mostrato le fotografie scattate al cadavere. I curdi hanno cosi’ confermato che si trattava di uno dei loro compagni della drammatica odissea. L’uomo – hanno raccontato i superstiti poi al magistrato inquirente, Elsa Valeria Mignone – aveva tentato di mettersi in salvo quando il natante aveva cominciato a imbarcare acqua, salendo a bordo di una zattera gonfiabile, priva pero’ dell’ equipaggiamento di sopravvivenza e di ogni razzo di segnaletica: sulla zattera era salito anche il secondo scafista, che figura tra i dispersi. Le dichiarazioni ora sono al vaglio degli inquirenti e confermerebbero che il secondo scafista possa essere morto. Lo scafista arrestato sara’ invece interrogato domani dal gip Maurizio Sasso.


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