Cultura

FORMAZIONE. Al via il XII corso per volontari di Humanitas

il primo incontro si svolgerà sabato 21 marzo

di Redazione

La scelta di dedicare il proprio tempo agli altri non è più solo un modo per “fare del bene”. In un’epoca in cui risulta difficile fermarsi ad approfondire relazioni ed esperienze, scegliere di diventare volontario è un’occasione per riflettere, conoscere, emozionarsi, crescere e acquisire maggiore consapevolezza di sé e degli altri.

Fondazione Humanitas si dedica dal 1999 alla promozione della qualità della vita del malato e dei suoi familiari, grazie anche ai circa 150 volontari presenti nelle Unità Operative dell’Istituto Clinico Humanitas ed è alla continua ricerca di persone interessate all’esperienza di volontariato in ospedale accanto ai pazienti e a chi se ne prende cura. Sabato 21 marzo 2009 partirà XII Corso di formazione per aspiranti volontari per preparare adeguatamente i potenziali candidati.

Cosa vuol dire oggi essere volontari, in particolare in una realtà come quella di un ospedale? «Essere volontario in un Policlinico- come chiarisce il Segretario Generale della Fondazione, Giuliana Bossi Rocca – presuppone una personalità duttile e sensibile, la capacità di far emergere, oltre alle risorse proprie, anche quelle dei malati e dei loro familiari. Un impegno per ricordare, a chi è colpito da gravi infermità, la possibilità di vivere una quotidianità degna di essere riscoperta, anche se forse differente da quella conosciuta».

Il volontario ospedaliero deve quindi possedere doti personali di spiccata umanità, senso del rigore e del rispetto delle regole e un forte equilibrio emotivo che gli permetta di sopportare lo stress che caratterizza l’ambiente. Tuttavia, non basta. Per le peculiarità del contesto e delle situazioni che questi si trova ad affrontare, è necessaria una preparazione rigorosa, ottenuta attraverso un percorso di training articolato.

«La formazione – precisa ancora Giuliana Rocca- qualifica un ruolo e una funzione oggi diventati fondamentali e imprescindibili per il benessere del malato. Infatti non ci si rivolge più solo alla cura della malattia, ma alla tutela della salute di tutta la persona nel suo complesso, fisico, psichico, relazionale». Questa attenzione olistica diventa possibile solo grazie al supporto fondamentale di volontari ben preparati nei reparti dell’ospedale.

Chi decide di diventare volontario della Fondazione Humanitas, dopo un preliminare colloquio attitudinale, affronta una formazione continua e articolata che prevede un corso di base sulle specificità del volontariato in un contesto ospedaliero, un corso specialistico sulle differenti patologie curate in ICH e un aggiornamento continuo durante tutto il periodo di servizio attivo.

Per informazioni ed iscrizioni:
Fondazione Humanitas – via Manzoni, 56- Rozzano (MI)
Tel. 02/8224 2305-2303
fondazione.humanitas@humanitas.it
www.fondazionehumanitas.it

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