Non profit

G8. Berlusconi: lanceremo la d-tax

Una quota di Iva per finanziare l'aiuto pubblico allo sviluppo. E' la proposta che il governo italiano annuncerà a La Maddalena

di Emanuela Citterio

Fra le proposte della presidenza italiana al prossimo vertice dei G8 della Maddalena ci sarà anche quella di una d-tax, cioè la destinazione di una quota di Iva, ai Paesi poveri. «Proporremo la Detax, un meccanismo fiscale che destina ai Paesi in via di sviluppo una percentuale di gettito fiscale. Dobbiamo contrastare la crisi e lavorare per la ripresa, ma anche preoccuparci di ridurre gli squilibri che ci sono nel mondo», ha detto Berlusconi nell’intervista rilasciata prima del G4 di ieri a Berlino. «Il G8 affronterà il dialogo Nord-Sud, tra Paesi ricchi e poveri, anche alla luce di quella che fino qualche mese fa appariva la vera emergenza globale: l’aumento dei prezzi del cibo e l’impatto del cambiamento climatico sulle comunità più povere, soprattutto in Africa», ha aggiunto il premier ricordando che al summit della Maddalena parteciperanno anche Brasile, Cina, India, Messico e Sud Africa, paesi con i quali serve «un partenariato stabile e strutturato, e intendiamo coinvolgere anche un paese musulmano, arabo e africano come l’Egitto».

Nel 2002 il governo Berlusconi aveva lanciato un’iniziativa simile, attraverso l’allora rappresentante per l’Africa Alberto Michelni che aveva annunciato la possibilità di «sostenere l’Africa attraverso la bollette del gas, della luce o del telefono». Contestualmente Michelini aveva annunciato a Vita che a quel meccanismo se ne sarebbero «aggiunti altri come la detax» con la quale, aveva spiegato, «il cittadino che acquista prodotti che non sono essenziali dichiara di volere dare per quel bene una quota che poi può essere defiscalizzato dal venditore». Ma poi di entrambe le proposte, allora, non se ne era fatto più niente.


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