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Via libera al decreto legge anti-stupri

Ronde non armate, allungamento dei tempi di permanenza nei Cie, divieto degli arresti domiciliari per chi è accusato di violenza sessuale, ergastolo per stupratori omicidi, e reato di stalking

di Redazione

Via libera al decreto legge contenente misure urgenti in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale. Dopo l’escalation degli stupri dello scorso weekend, il provvedimento di 13 articoli (12 di norme e uno di copertura finanziaria) è stato approvato all’unanimità durante il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.
Le cosiddette ronde non armate, l’allungamento da 2 a 6 mesi dei tempi di permanenza dei clandestini nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione), il divieto di concessione degli arresti domiciliari per chi è accusato di violenza sessuale, l’ergastolo per gli stupratori omicidi, e pene che vanno dai 6 mesi ai 4 anni per il reato di stalking (molestie verbali e minacce persecutorie che spesso sfociano in episodi di violenza): queste le principali misure messe a punto, nei cinque giorni di consultazioni.

Il DL in sintesi

ARTICOLO 1- Si prevede una modifica al Codice penale in modo da contemplare l’ergastolo in caso di omicidio commesso in occasione dei delitti di violenza sessuale, atti sessuali con un minorenne, violenza sessuale di gruppo e atti persecutori.

ARTICOLO 2 – Il decreto estende l’obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per i delitti di prostituzione minorile, pornografia minorile, turismo sessuale, violenza sessuale esclusi i casi di minore gravità, atti sessuali con minorenne e violenza sessuale di gruppo. Si prevede poi l’arresto obbligatorio in flagranza per i casi di stupro, con conseguente possibilità di procedere con rito direttissimo e celebrare il processo anche nell’arco di 48 ore.

ARTICOLO 3 – Si limita l’applicazione dei benefici penitenziari previsti dalla legge Gozzini come permessi premio, lavoro esterno e misure alternative alla detenzione, ai condannati per delitti di violenza sessuale (anche in questo caso esclusi i casi di minore gravitá), atti sessuali con minorenni e violenza di gruppo.


ARTICOLO 4- Per assicurare una più adeguata assistenza legale alle vittime di violenze sessuali, il decreto estende il patrocinio gratuito a spese dello Stato per tutti coloro che subiscono questo tipo di reato.

ARTICOLO 5 – Lotta all’immigrazione clandestina: estensione da 2 fino a 6 mesi del tempo massimo di permanenza per gli stranieri irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione.

ARTICOLO 6 – ai fini dell’attuazione di un ‘piano straordinario di controllo del territorio prevede poi la possibilità per i sindaci di avvalersi della collaborazione di associazioni di cittadini non armati per segnalare alle forze dell’ordine situazioni pericolose per la sicurezza. Associazioni che saranno iscritte in un apposito elenco a cura del prefetto. Il piano straordinario di controllo del territorio prevede poi l’utilizzo da parti dei Comuni di sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico, l’assegnazione immediata al ministero dell’Interno di risorse per 100 milioni di euro, l’assunzione entro il 31 marzo di circa 2.500 unità di personale delle forze di polizia.

ARTICOLI 7-12 – L’ultima parte del provvedimento introduce il nuovo delitto di stalking (atti persecutori) allo scopo di sanzionare le minacce e le molestie reiterate che potrebbero degenerare in violenza sessuale o omicidio. In reato punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.

Per scaricare il testo del decreto clicca nella colonna a sinistra.


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