Politica

IFAD. È un uomo delo sviluppo il nuovo presidente

Si tratta del nigeriano Kanayo Nwanze, attuale vicepresidente, nominato per acclamazione ieri a Roma

di Gabriella Meroni

Ieri nel corso della sua riunione annuale a Roma, il Consiglio dei Governatori ha scelto Kanayo Nwanze come il suo prossimo Presidente dell’IFAD. Nwanze, di nazionalità nigeriana, è attualmente il Vice-Presidente dell’IFAD, un’agenzia delle Nazioni Unite e un’istituzione finanziaria internazionale, il cui mandato è di aiutare i poveri delle aree rurali ad uscire dalla condizione di povertà. I delegati dei 165 Paesi membri hanno nominato Nwanze per acclamazione, tra cinque altri candidati provenienti da Pakistan, Germania, Israele, Niger e India.

Nwanze ha circa trent’anni di esperienza nel settore agricolo e in ambito di sviluppo e ricerca rurale. Completano il suo lavoro nei paesi in via di sviluppo, in Africa, Asia e nelle Americhe, due anni come Vice-Presidente dell’IFAD presso il quartier generale a Roma. Esperto agricolo, Nwanze ha una profonda conoscenza e consapevolezza della complessità delle questioni riguardanti lo sviluppo. Parlando al Consiglio dopo l’investitura, Nwanze ha ringraziato i Paesi Membri dell’IFAD per il loro sostegno, sottolineando l’unicità del partenariato tra paesi dell’OPEC, paesi in via di sviluppo e paesi dell’OCSE, che rappresentano la forza vitale dell’IFAD.

“Raggiungere risultati ed effetti concreti sul campo con i nostri progetti e programmi continuerà ad essere al centro del lavoro dell’IFAD” ha detto Nwanze. “con una maggiore presenza nei paesi e una diretta supervisione noi continueremo a consolidare il nostro piano di azione per la qualità.” “La nostra sfida sarà di rendere l’agricoltura il perno centrale dell’azione dei governi, di ridurre la povertà e la fame e di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio,” ha aggiunto. Nwanze diventa il quinto Presidente dalla creazione dell’IFAD nel 1977.

Nel corso della sua carriera, Nwanze si è dimostrato un esperto fautore e amministratore di cambiamento. Durante i suoi dieci anni come Direttore-Generale del Africa Rice Centre (WARDA) ha trasformato il centro da un istituto concentrato sull’aspetto regionale in un istituto di ricerca riconosciuto a livello internazionale. È stato una forza motrice della attuazione di riforme fondamentali già cominciate dal Presidente uscente, Lennart Båge. Nwanze ha sottolineato che intende “consolidare e approfondire il processo di cambiamento e riforma nel corso dei prossimi anni della sua presidenza”. Kanayo Nwanze entrerà in carica il prossimo 1 Aprile.

L’IFAD è stato creato 30 anni fa per combattere la povertà rurale, una delle conseguenze principali delle siccità e delle carestie dei primi anni settanta. Dal 1978, l’IFAD ha investito oltre 10,6 miliardi di dollari in prestiti a tassi agevolati e donazioni che hanno aiutato più di 350 milioni di uomini e donne che vivono in condizioni di povertà assoluta ad aumentare il proprio reddito e a provvedere al sostentamento delle loro famiglie. L’IFAD è un’istituzione finanziaria internazionale e un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite. È il risultato di un partenariato globale tra paesi dell’OCSE, dell’OPEC e altri paesi in via di sviluppo. Attualmente, l’IFAD finanzia più di 250 programmi e progetti in 87 paesi in via di sviluppo e in un territorio.


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