Editoria: giornali non profit a rischio

L’editoria di molte associazioni del non profit e’ a rischio. Lo sostiene il Forum permanente del Terzo settore che in tema di tariffe postali agevolate denuncia una ”grave mancanza”. In una lettera inviata a Paolo Bonaiuti, responsabile del dipartimento editoria presso la Presidenza del consiglio, il Forum segnala che il regolamento in materia (attuativo del Dpcm n. 294 del 27 novembre 2002) non comprende dalle organizzazioni senza fini di lucro che possono godere delle agevolazioni tariffarie le associazioni di promozione sociale ex legge 383/2000 costituite e riconosciute per ”svolgere attivita’ di utilita’ sociale …senza fini di lucro”. Il Forum chiede quindi una revisione del regolamento. Si tratta di una ”clamorosa mancanza – afferma il Forum – che mette in seria difficolta’ l’attivita’ editoriale di molte grandi associazioni italiane senza fini di lucro, sia di dimensioni nazionali sia territoriali. La situazione determinata dall’entrata in vigore del presente regolamento crea un gravissimo danno all’associazionismo e al terzo settore nel suo complesso, con particolare riferimento ai settori culturale, sportivo, della ricerca sanitaria e della prevenzione di malattie, nel campo socio-assistenziale che, grazie alle agevolazioni tariffarie, le uniche di cui gode il settore nel campo editoriale, possono svolgere la loro missione di solidarieta’ e di aiuto verso le persone anziane e bisognose. Sarebbero da ora – continua il Forum – costretti alla tariffa piena pur svolgendo attivita’ con finalita’ sociali e non commerciale: una stridente contraddizione alla quale chiediamo che il governo e le istituzioni pongano rimedio”. ”Confermiamo – conclude il Forum – la nostra disponibilita’ a mettere a disposizione del governo le approfondite e vaste conoscenza che il Forum ha maturato in questi anni sul non profit in Italia, onde evitare in futuro di penalizzare quelle realta’ che fanno parte a pieno titolo di questo mondo premiando inconsapevolmente altre che nulla vi hanno a che vedere”.