Economia

Nasce il Forum dei cattolici per il lavoro

Il portavoce Forlani: “ripartire dall'idea di ricostruire una classe dirigente” . Luigi Marino presidente Confcooperative: ripartire da sussidiarità ed economia di territorio

di Redazione

di Costantino Coros

“Dobbiamo ripartire dall’economia reale, dal lavoro, dalla centralità della persona”. Ha detto, questa mattina a Roma, Natale Forlani, presidente di Italia Lavoro e portavoce del “Forum delle persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel Mondo del Lavoro”, durante l’intervento di presentazione di questo nuovo soggetto sociale. Il Forum ha inteso raccogliere i ripetuti appelli del Papa Benedetto XVI, rivolti alla classe dirigente che si ispira ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa, affinché si renda visibile e si rafforzi l’impegno in favore della rinascita morale, economica e sociale del Paese.

Due sono le priorità che il Forum ha messo nella sua agenda: la salvaguardia del tessuto produttivo e del mercato del lavoro e l’innalzamento del livello di sostegno alle famiglie, puntando soprattutto sul settore dei servizi alla persona.

“Il Forum è aperto a tutte le altre esperienze del mondo cattolico”, ha specificato Carlo Costalli di MCL e Raffaele Bonanni della Cisl ha aggiunto che “il nostro intento è quello di valorizzare la sussidiarietà, promuovendo un confronto aperto al dialogo e alla partecipazione, abbandonando la logica della  contrapposizione”. Marino di Confcooperative ha sottolineato che “in questo momento di crisi è necessario operare per sostenere la democrazia economica”. Massimo Ferlini della Compagnia delle Opere ha sostenuto che per “uscire dalla crisi si devono rimettere al centro il territorio e le imprese”. Infine, il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, ha detto che si deve “riportare la politica ad una rappresentanza vera di interessi diffusi”.

«Il nostro modello è l’esatto opposto di quello che ha portato di banchieri d’America a uscire dagli uffici con gli scatoloni in mano. Non basta un codice per realizzare un comportamento corretto, ma vi sono due paradigmi da seguire: economia reale e riscossa della politica. Occorre una politica con la “P” maiuscola. Occorre una politica che abbia le capacità di ricostruire i mercati dando più spazio alla democrazia economica, alla sussidiarietà, all’emancipazione di uomini e donne che arriva dalla dignità del lavoro. Anche nella UE è ora di dire basta a scelte tecnocratiche che compromettono i redditi delle famiglie». Ha sostenuto Luigi Marino, presidente di Confcooperative, nell’ambito della conferenza stampa di presentazione del Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro. «Con questa iniziativa – ha aggiunto Marino – non siamo contro qualcuno. Siamo convinti che attraverso il dialogo, il confronto, la partecipazione si possa e si debba dare un contributo concreto per accompagnare il paese fuori dalla crisi. Occorre dare respiro all’economia sociale di mercato nel pieno rispetto dei principi di democrazia economica ricollegandosi alla dottrina sociale della Chiesa, riscoprendo. Occorre – conclude Marino – valorizzare l’economia del territorio che pur rappresentando il motore dell’economia reale, ma non riceve aiuti che, invece, al cento per cento vengono assegnati alle presunte star dell’economia».

Hanno aderito al Forum: Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl; Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori; Massimo Ferlini, Vicepresidente della Compagnia delle Opere; Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato e Luigi Marino, presidente di Confcooperative.

 

 


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