Non profit
Disabili dite la vostra
Una lettera aperta di Riccardo Bonacina accende il dibattito fra le associazioni delle persone con disabilità. Tutto sul numero in edicola da sabato
di Redazione

Amici con disabilità, non è che vi stanno cancellando dalla pubblica piazza? La vostra realtà è diventata un argomento per esperti, sociologi, medici, avvocati, magistrati, politici; vere cavallette dei talk show. E voi che dite?
La scomparsa delle persone con disabilità dal dibattito pubblico ha ispirato una lettera aperta del nostro direttore editoriale Riccardo Bonacina. Un intervento che ha aperto un vivacissimo dibattito sulle pagine del numero del settimanale in edicola da sabato.
Ecco alcune reazioni:
Alberto Fontana (Uildm): Specie negli ultimi tempi molte associazioni hanno richiamato la necessità di occuparsi, prima del fine vita, della qualità della vita. Una sollecitazione giusta che interroga il loro stesso ruolo di rappresentanza, un tempo più forte. La frammentazione ha indebolito le organizzazioni: non siamo più associazioni di lotta. Clicca qui per leggere l’intervento completo
Emilio Rota (Anffas): Quanto allo spazio pubblico, non mi sembra che le associazioni abbiano perso terreno: sono impegnate a risolvere le tante esigenze quotidiane. Clicca qui per leggere l’intervento completo
Mario Melazzini (Aisla): a livello istituzionale, si preferisce parlare di “testamento biologico”, di “direttive anticipate di fine vita” e di “buona morte” piuttosto che dell’infaticabile lavoro che le varie associazioni di disabili ed i movimenti a loro vicini svolgono quotidianamente. Clicca qui per leggere l’intervento completo
Sul numero in edicola inoltre le repliche di: Giovanni Pagano, Fulvio De Nigris, Cesare Scoccimarro, Roberta Amodeo e Paoo Fogar
In foto la performer inglese disabile: Caroline Bowditch
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