Mondo

R.D.CONGO. In un mese Lra ha massacrato 900 persone

Una strage ignorata dal mondo e dai media, causata dal gruppo militare ugandese Lord resistance army

di Emanuela Citterio

«Oggi pubblichiamo una non-notizia». Così oggi l’agenzia Fides riferisce il bilancio dei massacri compiuti nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo da Natale ad oggi: oltre 900 morti.
I massacri sono compiuti dall’armata dell’Esercito di Resistenza del Signore (LRA) un gruppo ugandese cresciuto rapendo bambini e facendoli diventare soldati, guidati dal fanatico Joseph Kony, di cui la Corte penale internazionale ha chiesto l’arresto per crimini contro l’umanità.

Da tempo l’Lra agisce non solo nel nord Uganda (dove si è costituito alla fine del 1986), ma anche in Congo, Sud Sudan e persino nella Repubblica Centrafricana. E questo nonostante a fine dicembre 2008 è stata avviata un’operazione militare congiunta da parte degli eserciti di Uganda, Congo e sud Sudan, contro il quartiere generale del gruppo di guerriglia nella foresta di Garamba, in Congo. Un’operazione appoggiata dall’Onu e dagli Stati Uniti, ma che ha fallito l’obiettivo di arrestare la leadership del gruppo di guerriglia.
Per tutta risposta la l’Lra ha scatenato una violenta rappresaglia contro le innocenti popolazioni congolesi: interi villaggi sono stati saccheggiati e distrutti; famiglie intere massacrate: donne e bambini sono stati i primi a farne le spese. E questo nonostante la presenza in Congo di 17mila Caschi Blu della Missione delle Nazioni Unite (Monuc).

Una strage ignorata anche dai media, quella perpetrata dall’Lra nell’Est del Congo. «Il mondo (e in particolare l’Europa, sempre pronta a commuoversi per gli amori falliti della celebrità del momento) non se n’è accorto» denuncia l’agenzia Fides «nonostante i puntuali rapporti pubblicati dalla stampa missionaria».


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