Cultura

Not in our name. La musica Usa contro Bush

Un cartello di artisti, capitanato dall'incendiaria Ani Di Franco, terrà un concerto il 31 a San Francisco. Un epico risveglio pacifista

di Benedetta Verrini

L?America pacifista si risveglia sotto la mobilitazione di molti artisti. Sarà Ani DiFranco, una delle più celebri folk/punk singer degli Stati Uniti ad aprire, il prossimo 31 gennaio, il concerto Not In Our Name (Non nel nostro nome), contro la guerra in Iraq minacciata dal governo Bush. Oltre ad Ani Di Franco, si esibiranno altri artisti come Michael Franti e Chuck D, raccolti sotto il cartello ?Not In Our Name? (www.notinourname.com), movimento ?fratello? di quello che in Inghilterra ha animato artisti come Blur, Massive Attack, Richard Ashcroft. Il concerto si terrà presso il Berkeley Community Theater, nella baia di San Francisco. Sul palco assieme ai già citati musicisti, gli Spearhead (gruppo di Franti), Saul Williams e i Fine Arts Militia (band che accompagnerà Chuck D). Sul sito del nuovo gruppo, si legge: ?Noi crediamo che come cittadini degli Stati Uniti d?America sia nostro dovere opporci alle ingiustizie che il nostro governo sta commettendo nel nostro nome. La guerra in Iraq? La guerra nel mondo? Non nel nostro nome?. I ricavati del concerto andranno a favore del Central Committee For Conscientious Objectors and the Name In Our Name Project. Proprio Ani Di Franco aveva già espresso con forza le sue posizioni contro il governo Bush, in un incendiario poema scritto dopo l?11 settembre, “Self evident”. Per leggerlo: www.righteousbabe.com/ani/poem.asp


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