Cultura

Notte fonda sul terzo settore

La denuncia del Cnca. I ritardi dei pagamenti del comune superano i due anni

di Redazione

Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime massima preoccupazione per la profonda crisi che attanaglia i servizi sociali offerti dal terzo settore a Napoli ed esprime piena solidarietà ai beneficiari e ai lavoratori di tali interventi.

La Federazione chiede al Sindaco di Napoli e a tutte le autorità politiche di dare una immediata e adeguata risposta affinché questa situazione di grave emergenza venga affrontata e superata al più presto.

La Federazione è ben consapevole che in tutta Italia le politiche sociali sono in uno stato insoddisfacente, sia per i limiti qualitativi che permangono nel loro disegno sia, soprattutto, per la scarsità di risorse effettivamente erogate. I Comuni italiani, e ancor più quelli del Mezzogiorno, devono far fronte a una crisi finanziaria rilevante e, per questo, hanno sempre meno risorse effettivamente impegnabili o spendibili, anche per gli effetti del patto di stabilità interno.


A Napoli e nei comuni della sua provincia però, negli ultimi due anni la situazione si è fatta del tutto insostenibile. Progetti e servizi sociali spesso essenziali sono sospesi, chiudono o vengono realizzati da enti che sopportano ritardi dei pagamenti da parte del Comune di Napoli che superano i dodici mesi, arrivando in alcuni casi a oltrepassare i ventiquattro mesi.


Per questo le case famiglia e le comunità di accoglienza sono in grave difficoltà, i servizi per i disabili vengono ridotti, sospesi o interrotti. Diversi servizi di educativa territoriale o di sostegno alle famiglie vengono prorogati con grandi incertezze sui pagamenti degli arretrati. Gli enti non riescono più a far fronte agli anticipi e gli operatori non riescono più a non essere pagati.  Per tali ragioni è legittimo parlare di “vera e propria emergenza”, con una crisi seria di sostenibilità e quindi di qualità dei servizi.


In tale quadro, il CNCA sostiene le diverse mobilitazioni con cui gli enti del terzo settore stanno cercando di scuotere i responsabili politici affinché non si limitino ad impegnarsi per singoli casi, ma si assumano le loro responsabilità per intero.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.