Volontariato

CLANDESTINI. Caritas: «Norma pericolosa per tutta la collettività»

Così Salvatore Geraci in un'intervista a Ffwebmagazine

di Maurizio Regosa

«Siamo davanti a una sconfitta della politica e della sanità pubblica tutta», così Salvatore Geraci, presidente della Società italiana medicina delle migrazioni e responsabile dell’area sanitaria Caritas di Roma, commenta l’emendamento approvato oggi al Senato in un’intervista su Ffwebmagazine, il periodico online della Fondazione Farefuturo presieduta da Gianfranco Fini.
«L’emendamento» – dice ancora Geraci – «provocherà dei danni sulla salute, sia a livello individuale che a livello collettivo. A livello individuale, ovviamente, sugli immigrati ammalati, che rischiano aggravamenti molto seri per il ritardo delle cure. E in questo caso, dobbiamo pensare soprattutto alle donne in gravidanza e ai bambini, perché i clandestini non sono solamente i delinquenti stupratori ma sono piuttosto le signore che riordinano le nostre case e gli operai che pitturano le pareti dei nostri appartamenti. A livello collettivo – prosegue – perché, nel caso in cui gli immigrati irregolari abbiano malattie infettive non curate tempestivamente, il rischio può diventare persino allarmante».
«Quasi certamente»  – afferma – «si creeranno percorsi sanitari paralleli, non gestibili dal pubblico servizio, e non mancherà chi, approfittandosene, sfrutterà il fatto. Mi sembra chiaramente un’iniziativa di propaganda. L’emendamento, infatti» – spiega Geraci – «non raggiunge nessuno degli obiettivi che si prefissa: non fa diminuire gli immigrati irregolari clandestini, facendoli, anzi, diventare ulteriormente invisibili; non abbassa i costi, perché, non intercettando le persone ammalate in una fase di malattia iniziale, fa sì che questa progredisca, comportando poi costi di assistenza abnormi nel momento in cui gli immigrati vadano in ospedale perché troppo malati. E, infine.  non aumenta neppure la sicurezza, dal momento che evidentemente virus e batteri non si fermano per decreto».

 


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