Non profit

Autismo, le associazioni fanno rete

Nasce Fantasia, il coordinamento delle organizzazioni di genitori

di Chiara Cantoni

Angsa, Autismo Italia e Gruppo Asperger, insieme per tutelare le persone con disturbi dello sviluppo, dare voce alle loro famiglie e diffondere linee guida nazionali
per i trattamenti riabilitativi
Fiocco rosa nella capitale per la nascita di Fantasia – Federazione delle associazioni nazionali a tutela delle persone con autismo e sindrome di Asperger, che da fine 2008 raccoglie in unico coordinamento le tre principali realtà italiane, con relative affiliate regionali o locali, dedicate alla difesa dei diritti dei soggetti con disturbi dello spettro autistico: Angsa – Associazione nazionale genitori soggetti autistici; Autismo Italia e Gruppo Asperger onlus.
Nel nome racchiude la freschezza e il potenziale creativo della novità, ma il lavoro di rete che sta a monte è tutt’altro che improvvisato: «È il frutto di un confronto ventennale con la comunità scientifica internazionale, con le associazioni di genitori presenti sul territorio, e di una visione condivisa nell’approccio alla malattia», spiega il presidente di Angsa e della neonata federazione, Giovanni Marino. «Nel promuovere un orientamento medico conforme alle linee guida fissate in materia di diagnostica, educazione e riabilitazione, che sgombri il campo da pratiche di dubbia scientificità, Fantasia si propone come punto di riferimento nazionale per le persone autistiche, per le loro famiglie e per le associazioni locali, che rischiano di restare escluse dai progressi della ricerca e dal dibattito medico».
Oltre all’adesione alla Fish, le organizzazioni riunite in Fantasia contano articolazioni in tutte le regioni italiane per un totale di circa 6mila soci e rapporti di stretta collaborazione con Autisme Europe e con il Forum europeo delle persone con disabilità. «Sei anni fa abbiamo insistito perché la Società italiana di neuropsichiatria infantile elaborasse una prima bozza di linea guida per il trattamento dell’autismo e ci siamo impegnati per l’applicazione regionale», prosegue Marino. «In seguito abbiamo trovato un valido interlocutore nell’ex ministro Livia Turco per l’istituzione di un Tavolo nazionale di lavoro e un approccio interdisciplinare alla malattia. La relazione finale prodotta è una sorta di libro bianco che definisce i protocolli più idonei al trattamento del disturbo». Un documento che non è ancora stato recepito capillarmente e che Fantasia si impegna a promuovere sul territorio. «Ma che, soprattutto, garantirebbe un risparmio consistente in termini di assistenza: circa la metà sui 7 milioni che pesano oggi sulla sanità pubblica per ogni soggetto con autismo».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA