Nomi e nomignoli si aggiungono in questi ultimi tempi al già ampio firmamento del rhythm & blues. Non si può dire che sia un revival, perché l’R&B, in oltre mezzo secolo di vita, non ha mai smesso di farsi ascoltare. Ciclicamente, però, questo inesauribile filone regala nuove fiammate. Ora siamo a una vera e propria seconda primavera, grazie soprattutto alla voce di Amy Winehouse, cui si aggiungono epigoni varie, da Lily Allen ad Estelle. Però siamo su un altro pianeta: tra le imitazioni e l’originale non c’è paragone, come dimostra un solo ascolto del graditissimo ritorno di Eddie Floyd, quello che con un certo Wilson Pickett firmò alcuni dei grandi successi degli anni 50 e 60. Eddie torna con un album di pezzi nuovi e con alcuni successi passati. Una delizia che sa di Sud: blues, boogie e gospel, e musica che oscilla tra brio e infinite tristezze.
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