Non profit

Rispondere ai bisogni

di Redazione

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D’altro canto, è necessario ripensare, su tutti i livelli di governance, il sistema dei servizi socio-sanitari per meglio qualificare la spesa pubblica anche introducendo sistemi premianti come la riduzione della pressione fiscale per Regioni ed enti locali virtuosi, ovvero in grado di produrre servizi di alto livello. Ma è anche necessario innovare il paradigma organizzativo, i ruoli, le funzioni e le relazioni dei protagonisti sostenendo le prassi di sussidiarietà, favorendo le esperienze di reciprocità organizzata tra famiglie, i modi di produzione partecipata dei servizi, che anche la cooperazione sociale genera con continuità. Le cure primarie e le attività di prevenzione e promozione della salute, per essere realizzate, richiedono sempre più reti professionali territori organizzate e flessibili. L’integrazione socio-sanitaria dovrà, quindi, connaturarsi come un paradigma nuovo nella pianificazione e nella progettazione dei servizi, soprattutto di quelli multidisciplinari e trasversali alla distinzione tra sanità e assistenza sociale. Si pensi all’assistenza ai non autosufficienti, a quella domiciliare integrata, al trasporto sanitario, agli hospice.
La prossimità della cooperazione sociale è una frontiera di sperimentazione importante per la riorganizzazione della sanità dei prossimi anni, esperienza che privilegia la domiciliarità e riduce, nei limiti del possibile, il ricorso all’ospedalizzazione. Le migliori pratiche del sistema di cooperazione sociale di Federsolidarietà -Confcooperative hanno già associato, attraverso legami fiduciari, l’assistito e la sua famiglia in un’organizzazione a rete che risponde in modi e tempi diversi alla molteplicità dei bisogni. Un sistema di servizi partecipato, non solo in termini informativi e consultivi ma realmente sussidiari, dalla famiglia stessa. La cooperazione può quindi essere lo strumento ideale nell’ambito delle cure primarie e della rivalutazione della medicina generale, perché attraverso le cooperative di medici di medicina generale si ottiene l’importante risultato di garantire continuità assistenziale e servizi territoriali integrati. Può al contempo produrre servizi sanitari specialistici, come la pediatria o l’odontoiatria, o sviluppare in modo concreto delle vere e proprie filiere o reti (di assistenza diurna e notturna, accompagnamento di anziani e disabili, fisioterapia, assistenza al pasto, medicazioni, consegna farmaci etc.) in grado di collegare in modo strutturale le farmacie ed i medici di base con il domicilio del paziente.

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