Non profit

Mattone dopo mattone verso la Città della speranza

L'impegno missionario dell'associazione internazionale padre Kolbe

di Redazione

Un progetto lungo cinque anni per arrivare a un grande centro di formazione in una delle zone più povere di San Paolo del Brasile. E poi sostegno
a distanza, una stazione radiofonica, aiuto all’artigianato femminile…Il 2008 è stato molto impegnativo. Così lo racconta anche la presidente di Aipk – Associazione internazionale padre Kolbe, Marta Graziani: «Siamo una piccola associazione di volontari», sottolinea, «operiamo nella gratuità, quindi con bassi costi di gestione ed abbiamo a disposizione fondi esclusivamente di natura volontaria». «Amiamo seguire direttamente i progetti assieme alle missionarie ed ai missionari, senza passaggi intermedi»: un punto di forza, per l’associazione. Insomma, tra l’apertura di una stazione radiofonica a Maielò, in Brasile, la costruzione di un corso di formazione per missionari, l’investimento sull’artigianato femminile boliviano e il sostegno a distanza a 250 bambini, l’associazione ha infatti trovato il tempo per un progetto ambizioso: la Città della speranza. Il progetto è stato pensato per il Brasile, in particolare per la zona di Riacho Grande, nella città di San Paolo, dove ci sono 80mila persone abbandonate e bisognose di aiuto. «È un progetto che durerà cinque anni», spiega Graziani, «e in questo 2008 abbiamo posto le basi per le espansioni degli anni futuri e costruito la prima struttura». «Sono previsti diversi interventi per migliorare le condizioni di vita degli abitanti di Riacho e per realizzare un Centro di formazione dove tutti – bambini, giovani, donne, adulti – possano trovare un punto di riferimento per il cammino di crescita, per l’educazione, per la formazione culturale, professionale e spirituale, oltre che l’assistenza sociale e medica». «La prima struttura, il Centro di accoglienza e solidarietà per bambini, è completata e stiamo provvedendo all’arredamento e alle attrezzature». Questo centro è molto importante perché è il fulcro attorno cui ruoteranno tutte le strutture future. Una volta pronte le aule per il doposcuola e la sala mensa, la prima parte del progetto, quella prevista per quest’anno, sarà terminata e pronta per l’utilizzo. Questo febbraio, infatti, con l’apertura del nuovo anno scolastico, partiranno anche le attività e la struttura sarà in grado di offrire ai primi 200 bambini un luogo in cui stare e la possibilità di un pranzo completo.
Per il 2009 l’impegno più importante sarà sempre Riacho Grande e il suo sviluppo, che deve essere costante e in grado di rispondere in maniera soddisfacente ai bisogni che si incontrano. La pianificazione futura rende l’idea di quanto lavoro da fare ancora ci sia. Aipk vuole infatti portare a termine il progetto educativo di doposcuola attivando corsi di informatica, di inglese oltre che una ludoteca (per i più piccoli) e dei laboratori. Dopo aver terminato la parte dedicata all’educazione si è ritenuto urgente affrontare quella medica: aggiungendo ambienti per consulti medici e affiancandoli con pediatra, dentista, e assistente sociale. In progetto anche un piccolo deposito farmaceutico.

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