Welfare

Bollette più leggere per il debutto della family card

Già presentate 12mila richieste

di Francesco Dente

Sono quasi 12mila le famiglie friulane che hanno richiesto la Carta Famiglia per gli ottenere gli sconti sulla bolletta elettrica. Lo strumento di sostegno, per certi versi antesignano della social card voluta da Tremonti, attribuisce il diritto a ottenere agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe per la fornitura di beni e la fruizione di servizi ma anche tagli di imposte e tasse. Introdotta dalla precedente Giunta guidata dal governatore Riccardo Illy, la Carta decollerà, di fatto, durante la presidenza di Renzo Tondo. C’è tempo, infatti, fino al prossimo 28 febbraio per presentare la domanda. Un’opportunità che la nuova amministrazione regionale, con una decisione deliberata lo scorso 30 dicembre, ha ampliato estendendo l’applicazione anche ai nuclei con un solo figlio. In prima applicazione, infatti, la Giunta precedente aveva stabilito a febbraio 2008 che potessero beneficiare del sostegno solo le famiglie ricomprese nelle fasce ad alta e media intensità, i nuclei cioè con due o tre (o più) figli a carico. La delibera, tuttavia, prevedeva oltre agli sconti per la fornitura di servizi (300 euro per la fascia alta, 200 per la media) delle riduzioni per i costi del servizio di trasporto (beneficio limitato agli abbonamenti nominativi per il trasporto pubblico locale). Per il momento si parte con il bonus per le bollette. Grazie all’ampliamento del numero dei beneficiari potranno essere aiutati altri 80mila nuclei su un totale di 150mila presenti in Friuli Venezia Giulia. «Avendo nuovi fondi a disposizione», spiega l’assessore alle Politiche per la famiglia, Roberto Molinaro, «abbiamo pensato subito ad un allargamento della platea dei possibili beneficiari. Non ci piaceva pensare ad un intervento in favore della famiglia che, seppure per motivi oggettivi, escludesse parte delle famiglie presenti in regione».
Fra le 12mila domande presentate finora, quelle a firma di genitori non cittadini italiani o comunitari corrispondono complessivamente alla media delle presenze di extracomunitari presenti nelle diverse zone del territorio regionale: il 7% circa del totale. Ma vediamo, nello specifico, chi può concorrere per la Carta Famiglia e a quali condizioni. Possono accedere ai benefici: i genitori o il genitore con almeno un figlio a carico; il genitore separato o divorziato che ha cura dell’ordinaria gestione del figlio a carico e che con esso convive; i genitori adottivi o affidatari, fin dall’avvio dell’affidamento preadottivo; le persone singole o i coniugi delle famiglie affidatarie di minori. I genitori richiedenti, inoltre, devono essere residenti nella regione da almeno un anno. Per quanto riguarda le condizioni economiche, l’apposito regolamento richiede un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente, il riccometro cioè) del nucleo familiare non superiore a 30mila euro. Un limite che, tuttavia, può essere superato solo dalle famiglie con quattro e più figli che, pur non potendo diventare titolari della Carta Famiglia possono accedere ad alcuni dei benefici previsti nel contesto della misura.
Per la social card friulana la Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 2,4 milioni sia nel 2007 che nel 2008. Somme che dovranno essere spese, rispettivamente, entro il 2009 e entro il 2010.


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