Non profit

Associazionismo: il Forum, perché due pesi, due misure?

Sorpresa e sconcerto per la decisione assunta dal Ministero del Welfare nei confronti dell'associazionismo di promozione sociale.

di Redazione

La vicenda è di vecchia data e si riferisce alla legge 438 del ’98 che conferisce contributi alle associazioni (15 mln di euro in tre anni) per lo svolgimento di attività di promozione sociale. “Una legge ? dichiarano i portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore Edoardo Patriarca e Giampiero Rasimelli – che abbiamo sempre ritenuto superata dalla ‘383 del 2000 e che abbiamo chiesto non venisse più rifinanziata per evitare unitili sovrapposizioni e confusioni”. “Oggi scopriamo, senza che il Ministero ne abbia data comunicazione, che quei fondi sono stati ripartiti solo tra alcune associazioni – le cosiddette associazioni storiche – escludendone altre”. “Non abbiamo compreso quali siano stati i criteri utilizzati per finanziare alcune associazioni e non altre, e se sia stata fatta nel passato e si intenda fare per il futuro una verifica sull’utilizzo di questi finanziamenti. Sono finanziamenti su progetti come prevede la nuova legge sull’associazionismo di promozione sociale? Sono previsti criteri oggettivi e verificabili?” “Chiediamo al Governo ? proseguono Patriarca e Rasimelli – una politica unitaria e coerente nell’utilizzo degli strumenti di finanziamento previsti dalle singole leggi che riguardano l’intero terzo settore: crediamo non siano più concepibili criteri diversi o peggio discrezionali o di favore verso singoli settori o famiglie associative”. “Riteniamo ? concludono Patriarca e Rasimelli – che l’Osservatorio dell’associazionismo di promozione sociale, assieme a quello previsto dalla legge 266 sul volontariato, siano gli unici luoghi in cui si possano garantire criteri oggettivi e trasparenti nelle procedure di finanziamento ai progetti delle singole associazioni”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.