Welfare

Sei regole per non farsi truffare

Consigli per non farsi truffare

di Salvatore Pettinato

«Prima di passare ai consigli pratici, un?indicazione: diffidate di chi fa dell?organizzazione di spettacoli per beneficenza una professione senza mai essersi impegnato nel campo della società civile. Soprattutto se non si tratta di ragazzi che, diciamo così, si sono ?inventati? un lavoro ma di persone che hanno lavorato in settori diversi. E ora ecco cosa fare per non cadere in trappola:

  1. Custodire gelosamente logo e carta intestata della propria associazione e, se si decide di ?prestarlo?, prevedere una penale per uso improprio.
  2. Chiedere a chi offre i propri servizi delle regolari lettere di referenza
  3. Chiedere e controllare attentamente il bilancio certificato e la relazione del collegio dei sindaci a chi propone i propri servizi.
  4. Verificare le misure societarie di chi si ha di fronte, analizzando a fondo chi sta dietro alla società/associazione, che lavoro svolge, ha svolto in passato ecc.
  5. Non fidarsi di un oggetto sociale troppo complicato, ossia di qualcuno che, per esempio, oltre a organizzare spettacoli di beneficenza si occupa di mille altre attività. Non è mai una garanzia di qualità.
  6. Quando si ha il sospetto di essere stati imbrogliare, fare un bel esposto alla Guardia di Finanza. A differenza della denuncia, infatti, che in mancanza di prove complete può trasformarsi in una controdenuncia, l?esposto è più sicuro e la Guardia di finanza spaventa molto di più dei carabinieri.


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