Mondo
Volontari alla ribalta
Ieri il Martin Luther King Day, giornata nazionale del volontariato. E il volontariato è protagonista anche oggi, con l'insediamento di un presidente che riporta in primo piano la società civile
Obama il formatore. Ieri, 19 gennaio, 11mila persone di ogni età, sesso ed etnia hanno fatto volontariato negli Stati Uniti. Perché ieri era il Martin Luther King Jr Day, dal 1994 giornata nazionale del volontariato. Ma, soprattutto, perché il presidente eletto ha insegnato a ciascuno di loro come farlo. Con un sito – il portale USAservice.org da lui fortemente voluto e realizzato dal suo comitato – che è un driver sull’attivismo dal basso. Intro, Set up, Plan, Recruit, Host: il sito si naviga come un manuale di installazione, premendo “continua” per passare dalla sezione “come organizzare un evento di volontariato” alla istruzioni per pianificarlo e poi a quelle per reclutare e formare attivisti. Completata la formazione, si passa all’azione, e ai modi più efficaci per comunicarla: sms con data, scopo e location della propria azione sociale al 56333, numero studiato dal 30enne direttore dei new media obamiani Macon Philips, una pubblicazione diretta sul sito tramite il più classico dei menù a tendina, un concorso di video su YouTube che sarà premiato con una telefonata della first lady Michelle.
Chi credeva che Obama si sarebbe accontentato delle legioni formate in campagna elettorale – i 13milioni di cittadini presenti sulla sua mailing list, i 3milioni di donatori, i 2milioni di profili creati sul suo sito di social networking MyBarackObama e l’1,2milioni di volontari – , sbagliava. Tra la crisi economica in casa e la guerra tra Gaza e Israele, nella transizione tra Chicago e Washington si è dedicato a connettere, e a trasformare in organizzatori di reti di solidarietà e attivismo, nuovi agenti di cambiamento sociale. A gasarli, e non solo su Internet, facendo della società civile un protagonista dell’Inauguration day, al pari di Bono e di Bruce Springsteen. Oggi, 8 beneficiari e 2 volontari della N Street Villane, charity di Washington che assiste le donne homeless, presenzieranno al Ballo di inaugurazione. E, sempre oggi, una delegazione di ex AmeriCorps, il corpus di volontari civili voluti da Bill Gates che Obama ha promesso di potenziare, marceranno nella parata come unico gruppo non militare. E l’elenco della società civile coinvolta nell’evento inaugurazione potrebbe andare avanti a lungo. L’importante, è che a tutti sia chiaro questo: la nottata della vittoria elettorale, così come l’Inauguration Day, è solo l’inizio di un cambiamento sociale in mano alla gente.
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